La “nuova” Costituzione, Renzi copia Capitan Schettino. L’inchino ai poteri forti

di STEFANIA PIAZZO

LAVORATORI

“Nuova” Costituzione. Chi intende rappresentare? L’Italia è uno dei rari stati sulla faccia della terra in cui governano o hanno governato generali e prefetti. Gli si fa fare i ministri, come niente fosse. Da qui alle democrazie latinoamericane poco ci passa. E poco ci passa nel vedere le immagini dei lavoratori che  in piazza le hanno prese di santa ragione. Gente esasperata senza futuro. Dall’altra parte c’è di tutto. Un governo con i discepoli di Gramsci, Togliatti, Andreotti, tutti uniti a gridare: «Qui si salva l’Italia, o si muore!». E giù botte.

Come nelle democrazie che guardiamo a distanza, anche qui ci sono governi del presidente. Così gli italiani imparano a fare gli italiani. E’ una storia lunga, già vista lungo tutto l’Ottocento, con la tassa sul macinato e le cannonate di Bava Beccaris, ed è finita nei massacri della Grande Guerra. Appunto, quella che si celebra in pompa magna adesso. Senza vergognarsi di avere ancora piazze o strade dedicate a folli come Diaz, Cadorna….

Il fascismo doveva fare gli italiani, epilogo in Piazzale Loreto. Ci hanno provato la DC e il Pentapartito, e ora ci provano Renzi e i poteri forti. Susanna Camusso ha ragione nel dire che il premier sta lì perché deve contenere con la sua sicumera eloquente un Paese che non esiste più. Poi però deve spiegare la Camusso con chi è stato il sindacato.

Tasse, scuola, stragi, bombe, stato-mafia, queste sono le leve su cui agisce lo Stato sui cittadini per controllare il potere. Sulle tasse già si è scritto tutto. Sulla scuola si può ancora dire che il sistema nazionale serve solo a preservare posti per gli insegnanti del Sud. Sulle altre leve, c’è il segreto di Stato. Capirai che segreto, hanno capito tutti.

Renzi vuole fare rinascere il Paese. Un piano di rinascita c’era già, si chiamava P2 e poi P3. In Italia la rinascita è diventato il placet alla eurocrazia. L’Europa entro cui stare stringendo il culo e i denti. Per chi? Per i poteri forti. Anche senza Camusso lo avevamo capito.

Tra poco arriva la cittadinanza facile per gli stranieri, che già sono più del 50% seduti in classe e quindi rappresentano il futuro della futura classe dirigente, e lavoratrice. E votante.

L’idea di uguaglianza e di democrazia è la nuova ideologia che ha sostituito il fare gli italiani con il fare il paese aperto a tutti i costi. Tranne per quelli che manifestano, scendono in piazza contro il pensiero unico renziano. Il neonazionalismo economico del rigore di Renzi e il multiculturalismo del cattocomunismo che gli regge il moccolo, sa produrre questo. “La scuola di Stato non ha creato la Nazione e non ha fatto gli Italiani. Ha strappato le radici ai nostri popoli, li ha derubati di lingue, anima e identità, e ci ha dato una non nazione, in cui il primo comandamento è sopravvivere e dove i migliori sono i cosiddetti furbi” (Giuseppe Reguzzoni).

L’Italia di Renzi, è quella di capitan Schettino, è l’Italia dell’inchino ai poteri forti. Eccola qua.

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