Ambiente, gestione d’impresa, quella che oggi si chiama all’inglese governance ma che in realtà si deve tradurre in arte della sopravvivenza: alle leggi, alla burocrazia, alle tasse, e al ritardo soprattutto sulla questione settentrionale, sparita dal tavolo della politica.
Un’occasione per parlarne e mettere più generazioni ed esperienze a confronto arriva dall’evento del 9 maggio che ci viene segnalato da Nelson Valentino, responsabile Giovani Grande Nord di Milano, il giovane più votato di recente nella consultazione di PiattaformaMilano, coordinamento politico di forze liberali e popolari del centrodestra, in cui sono stati nominati i portavoce per ciascun raggruppamento (Autonomia e sviluppo – Marco POLONI; Futuro Milano:Società, Innovazione, Solidarietà – Carmelo FERRARO; Insieme per Milano – Claudio SANTARELLI; Più Città, Meno Comune – Matteo FORTE; Un Programma per Milano – Carlo MARNINI).
“L’impegno in politica di noi giovani non è frequente – racconta Nelson Valentino -. La politica è complessa, chiede preparazione, impegno, capacità di risolvere questioni complesse, e i giovani non hanno spesso la pazienza di costruire un progetto suo medio-lungo periodo. Tuttavia, il disimpegno non porta a nulla, anzi, si delega in bianco a chi urla di più. Il risultato lo vediamo bene. Il nostro territorio è abbandonato a se stesso e il futuro è già divorato dall’eredità del debito pubblico, dalla povertà dell’ambiente, saccheggiato da decenni di gestione malavitosa del bene comune. Insomma, da qualche parte occorre pure ripartire. E ogni occasione è propizia per far sentire la nostra voce. Per dire che non ci interessa l’assistenzialismo, la povertà si combatte creando lavoro e abbassando le tasse, che al Nord paghiamo due volte, perché il residuo fiscale non torna più a casa”.
Nella foto, da sinistra, Nelson Valentino, Angelo Valentino, Stefano Parisi e Marco Poloni.