di MONICA RIZZI – Se banalmente navigate sulla rete, scoprite che l’Europa è più indipendentista e autonomista di quanto non si creda. Se aprite il sito Lombardiaspeciale.regionelombardia.it troverete già bella che confezionata la macroregione. Il Nord in Europa, è ben saldo al suo posto di leader nella produttività, negli scambi, nella qualità della vita. Cosa leggiamo? Questo. “La Strategia dell’Unione europea per la Regione Alpina riguarderà circa 80 milioni di persone che risiedono in 48 Regioni di sette paesi, cinque dei quali sono Stati membri dell’UE (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e due sono paesi terzi (Liechtenstein e Svizzera)”.
Esatto, l’Unione europea ha ben chiaro il progetto di macroregione. Non è chiaro a chi governa il Paese e il Nord, altrimenti avrebbero spinto su questo acceleratore.
“L’area geografica che si propone di far rientrare nella strategia macroregionale è particolarmente idonea ai fini dello sviluppo sostenibile della Regione alpina, della promozione della crescita in Europa e della solidarietà reciproca tra i territori montuosi e quelli perialpini”, si legge.
Guardate quanti e quali sono i 48 territori della Macroregione Alpina: Aargau,Appenzell Ausserrhoden, Appenzell Innerrhoden, Baden-Württemberg, Basel-Landschaft, Basel-Stadt, Bayern, Bern, Burgenland, Franche-Comté, Fribourg, Friuli Venezia Giulia, Geneva, Glarus, Graubünden, Jura, Kärnten, Liguria, Lombardia, Lucerne, Neuchatel, Nidwalden, Niederösterreich, Oberösterreich, Obwalden,PACA, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Rhone Alpes, Salzburg, Schaffhausen, Schwyz, Solothurn, St. Gallen, Steiermark, Thurgau, Ticino, Tirol, Uri, Valais, Valle d’Aosta, Vaud, Veneto, Vorarlberg, Wien, Zug, Zürich.
Non troviamo la Calabria, la Campania, la Sicilia, il Molise… L’Europa ha un progetto ben chiaro. Unire i simili. E Roma? Unirli forzatamente per prelevare tasse e coprire l’assistenza.