di STEFANIA PIAZZO – La Costituzione è tirata spesso in ballo perché vincola tutte le leggi del Parlamento. Bene. Ma qualcuno ricorda ogni tanto la contraddizione per la quale la Costituzione deve piegarsi all’articolo di se stessa medesima, l’81, sul pareggio di bilancio? In altre parole, è l’Europa che decide che dobbiamo piegare la carta costituzionale agli obblighi derivanti dalla partecipazione alla moneta unica e ai Trattati. In altre parole, deve cedere la Costituzione.
Bene, ancora. Ora la Consulta afferma che… i diritti costituzionali vengono prima del pareggio di bilancio. “Non ne parla nessuno! Non troverete questa notizia sui giornali, servizi in televisione, perché la sentenza è rivoluzionaria”, gridano i 5 Stelle, a ragione!
“La Corte Costituzionale in sostanza, dice che i diritti costituzionali sono più importanti di un vincolo di bilancio, anche se voluto dalla Troika”, commenta Laura Castelli sul blog dei 5Stelle
E, ancora: “Il debito pubblico deve essere gestito da una classe politica responsabile che ha la volontà di fare investimenti per far ripartire davvero il Paese, senza esclusione di nessuno”.
Così a Roma. Ma a Berlino?C’è un dettaglio che magari sfugge ai più. E cioè che già da tempo la Corte costituzionale tedesca ha affermato dal 2009 a oggi, che i Trattati sono vincolanti, per l’ordinamento tedesco, nella misura in cui siano compatibili con la costituzione federale. Ovvero proprio il contrario. Se non vanno in conflitto ne teniamo contro, altrimenti valgono prima le nostre leggi. Ebbene, Villa Arzilla, la classe dirigente come la definiva un tempo Aldo Cazzullo, saprà copiare questa linea di condotta?