La Chiesa in Cina. Sta coi cristiani o con governo comunista?

Soldati_Cina_coreografia-580x385di MARIO DI MAIO – Ettore Beggiato, indipendentista veneto cattolico, su ” l’Indipendenza Nuova e anche su “la Verità” ci ha ricordato che Poitiers, Lepanto e Vienna devono rimanere i pilastri sui quali basare le relazioni con gli immigrati islamici, che, dove riescono a costituirsi in comunità immancabilmente instaurano la sharia.

Lo dimostrano incontrovertibilmente gli avvenimenti di Gran Bretagna, Francia Belgio, Olanda, Svezia ecc.
EvidentementeEvidentemente, come del resto preannunciato nel 1999 a Mons. Bernardini, vescovo di Smirne lo scopo dei “nuovi” musulmani non e’ cambiato rispetto a quello dei secoli scorsi(es. Siciliaessere potrebbe essere poi diversamente.
Purtroppo il problema non sembra ancora interessare il Vaticano che continua a predicare accoglienza e anche “integrazione” per i musulmani “che scampano ai naufragi” e si rifiuta di considerare che sono proprio i tentativi di integrazione che aumentano la diffusione della sharia in Occidente. Praticamente siamo noi stessi che in Europa operiamo in senso contrario alla conversione dei popoli.
Ma cosa succederà’ adesso in Cina con “l’apertura” del Vaticano alle interferenze del comunismo sull’attività dei Vescovi locali?
E’ questo il nuovo problema.
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