di Monica Rizzi – C’è un dato che non stupisce, e cioè l’abnorme peso fiscale busta paga italiana rispetto a quella dei paesi europei. Il paradosso è che sono tutte trattenute, tutto va in tasse, il costo del lavoro è esoso e non consente alle imprese di assumere di più. Pur tuttavia, riusciamo a vincere anche il record dei salari più bassi d’Europa. Infatti si va sempre più allargando il divario tra i salari italiani e quelli europei. Ma se la nostra busta paga media annua ammonta a circa 30mila euro contro i 48mila dei Paesi Bassi, i 47mila del Belgio, gli oltre 42mila della Germania e i 39mila della Francia, lo stesso non si può dire per l’orario di lavoro tra i più alti di quelli presi in esame.
In una parola, i lavoratori italiani sono pagati meno ma lavorano di più. E’ lo studio della Fondazione di Vittorio a fare il punto sul mercato del lavoro e i suoi squilibri analizzando i dati Ocse del 2019. La differenza più estrema tra Italia e Germania la si raggiunge se si comparano i salari medi di una coppia monoreddito con due figli; il 61,5% in meno. Un gap di reddito che arriva al 71,8% in caso di monogenitore con due figli. Non solo: i dati mostrano come il maggior cuneo fiscale, cioè la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e quanto riceve effettivamente il lavoratore in busta paga, sia stata pari al 39,2% proprio per la coppia monoreddito con due figli. L’Italia inoltre è l’unico tra i sei Paesi dell’Eurozona che non ha ancora recuperato il livello salariale pre-crisi (2007). Ma la diversità negativa per i salari italiani, spiega ancora la Cgil, “non è attribuibile all’orario di lavoro che risulta fra i più alti di quelli presi in esame”, quanto piuttosto ad un mercato del lavoro che vede “un addensamento maggiore dell’occupazione nelle qualifiche medio-basse” e in un aumento “della precarietà come attesta la crescita dei contratti a tempo determinato discontinuo e l’utilizzo di un part time involontario”.
Ma la domanda che nessuno si fa è questa: da Nord a Sud le buste paga devono essere tutte uguali? Le trattenute che subiamo in busta paga sono quelle di una democrazia occidentale?
Monica Rizzi – Segretario Organizzativo Federale Grande Nord