di RICCARDO POZZI – Aristotele e Geròt. Il capomuratore che si occupava di costruire la prestigiosa residenza del magistrato aveva un soprannome o uno scurmài come si dice dalle mie parti: Geròt.
Letteralmente ghiaiotto o anche solo ghiaia, in ogni modo l’esperto Geròt era da giorni sotto pressione da parte del togato, il quale insisteva per abbassare il livello del seminterrato e del bagno ivi compreso. Il tutto nonostante le evidenti perplessità del muratore che avanzava forti dubbi sulla livellazione degli scarichi.
Dopo l’ennesimo battibecco il colto giudice sentenziò:- “Se l’acqua va verso il basso e la fogna è il punto più basso, l’acqua andrà certamente verso la fogna. E’ un sillogismo aristotelico.”-
Geròt rimase ferito per giorni da quella incomprensibile citazione, messa lì proprio per non essere compresa dal muratore e, anzi, per sottolinearne l’inferiorità culturale.
Geròt mise a punto la sua vendetta dopo aver capito che le parole non sarebbero servite con chi credeva di dominarle.
Creò nel seminterrato una piccola area ribassata esattamente al livello indicato dal proprietario e dentro ci collegò un WC alla rete fognaria, sistemò il tutto con una approssimativa copertura per non dare l’impressione del provvisorio, quel tanto che bastava per invitare l’alto magistrato ad officiare una seduta evacuatoria sul moderno pitale. Un urlo provenne dall’improbabile vano : -“Ma qui torna tutto indietro!”-
-“Al ma scusa siur dutur…”- ribatté il carpentiere alternando il suo dialetto con aria soddisfatta.
-“Io non so cos’è un sillogismo, ma né lu né Aristotele i mai brancà in man na bola.”-
Questo curioso e smemorato paese, può anche fare finta che il denaro cresca spontaneamente sugli alberi, può anche fingere che nord e sud siano due malati guaribili con la stessa medicina, ma l’acqua va sempre e comunque verso il basso. L’importante è non collocare il cesso più in basso delle fogne, perché in quel caso nemmeno Aristotele e i suoi sillogismi saranno in grado di fermare il filosofico fiume di ritorno.