Dai social
di RICCARDO POZZI – È iniziato il balletto degli insegnanti di supplenza e di sostegno che vengono assunti dal sud, si fanno dieci giorni e poi tornano a casa, con un certificato medico, con la 104 (familiare invalido) e con altri stratagemmi ormai colllaudati. Così gli istituti comprensivi del nord sono sempre sotto organico e le casse sempre vuote. Le direzioni didattiche vanno nel panico e il ministero allarga le braccia. Questa sì che è solidarietà. Se le parti geografiche fossero invertite sarebbe uguale il risultato?