La Lombardia c’è ancora? Intanto c’è l’inno, per quel che resta da ricordare, presentato in Consiglio Regionale lombardo da Mogol e Lavezzi e subito ripreso dai media, svizzeri compresi (http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/121765/mogol-firma-l-inno-della-lombardia.html). In attesa di sapere che accadrà di una regione in balia dell’Expo, di una crisi che non risparmia la de-cantata generosità e laboriosità del popolo lombardi, cantiamo per farcela passare. Cantava Battisti sulle rime di Mogol: come può lo scoglio arginare il mare… Per fortuna resta la memoria di quello che siamo stati. Arginare la politica che ha sbancato una terra è impresa notevole anche per i parolieri, che di certo sono categoria molto più nobile dei politici parolai.
Intanto il cielo dell’inno è azzurro, l’opposto delle nebbie, lombarde appunto.