di MARIO DI MAIO – C’è chi spera che il governo in carica duri, e chi non vede l’ ora che sparisca.
In realtà importa poco per la rilevanza degli avvenimenti successivi al 4 di marzo, e cioè’:
1) e’ stata annientata un’ opposizione truffaldina che per la prima volta aveva adottato una legge elettorale architettata non per vincere ma per far perdere l’avversario ritenuto più’ pericoloso.
2) con l’opposizione e’ scomparsa anche la dittatura ideologica di partiti ottusi che si sono ostinati a propagandare la lotta politica secondo il discrimine destra-sinistra, superato dalla Storia, ma eterno dogma di fede per chi continua a voler spaventare l’elettorato con il fascismo e il comunismo sempre in agguato dietro l’angolo.
3) si e’ iniziato a smascherare l’arricchimento criminale di chi opera in accordo con gli scafisti per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, spacciato per aiuto umanitario “doveroso”.
4) ma soprattutto rimane dimostrata l’esigenza improcrastinabile di metter mano urgentemente ai trattati europei da Maastricht in poi, che si sono dimostrati assolutamente ” indigesti” per la maggioranza delle popolazioni europee.
A Bruxelles piuttosto che rimproverare Orba’n farebbero meglio a ricordarsi della Brexit.