Rileggiamo “La fattoria degli animali” di George Orwell. Non è solo che si tratta di una splendida parabola delle rivoluzioni che degenerano in dittature. Non è solo che si tratta di un richiamo fortissimo alle trasformazioni cui va incontro chi si trova a gestire un potere che si impossessa di lui. È che si tratta anche di un’efficace allegoria di come il potere, la cadrega, debba sempre essere funzionale a un progetto e quest’ultimo debba avere qualcuno che vigili sulla sua attuazione.
Supponiamo che nel Regno di Bambolonia, protettorato di Porcilaia, Tizio Caio abbia il 15% dei voti e che per vincere si allei al suo nemico di sempre, Sempronio (20%) e al rappresentante del regno di Porcilaia, Tarquinio (15%). Supponiamo anche che chi vinca abbia disposizione 100 milioni. Il Regno, dice Tizio Caio ha giusto bisogno di rompere il Protettorato e diventare finalmente indipendente; per far questo dobbiamo costruire un nuovo Parlamento e farci riconoscere da tutti i Regni a noi vicini. L’operazione costerà giusto giusto cento milioni. Sempronio, che ha la moglie di Porcilaia, dice ai suoi elettori che bisogna rafforzare i buoni rapporti con Porcilaia e costruire finalmente la ferrovia transmontana che serve per arrivarci in poche ore, e che costa pure cento milioni. Tarquinio, che ha il vezzo della potenza militare e del prestigio internazionale, grida a gran voce che restituirà dignità alla nazione comprando dieci cacciabombardieri da dieci milioni l’uno, Made in Porcilaia. Tizio, Sempronio e Tarquinio si metteranno d’accordo, perché, in fondo, ciò che vogliono è vincere. Sempronio avrà la ferrovia, ma solo la metà, fino al confine con Porcilaia. Tarquinio comprerà cinque cacciabombardieri, li lascerà agli amici e fratelli di Porcilaia e dirà ai suoi elettori che gli altri sono in arrivo. E Tizio Caio se ne starà buono, perché l’han fatto Gran Ciambellano e più non può pretendere, avendo nel Parlamento del Protettorato di Bambolonia solo il 15% dei voti e dovendo tenere buoni rapporti con il Regno di Porcilaia, perché, sennò, verrebbe bombardato con gli aerei comprati da Tarquinio con i soldi dei cittadini di Bambolonia.
Complicato? Mica tanto. A comandare saranno gli alleati di Tizio Caio, e, cioè, sarà sempre Porcilaia.