Il ponte sullo Stretto? Dopo Giulio Cesare arriva Salvini

Il sogno di Matteo Salvini si sta avverando. “La verità è che sul ponte sullo Stretto si fanno polemiche modeste. È un’opera che sognava già Giulio Cesare. Noi tra un anno siamo pronti a far partire i lavori”.

Lo dice Pietro Salini, amministratore delegato di WeBuild, in un’ intervista a La Stampa. L’ad sui costi di realizzazione, che si aggirano intorno ai 13,5 miliardi di euro, aggiunge: “È verosimile – conferma Salini – . Il ponte in sé ne costa quattro e mezzo, altri sei servono per le opere accessorie e di compensazione, più altri oneri di ingegneria e la parte di Rfi”.

“L’Italia con il Pnrr sta facendo un grande tagliando dopo anni di investimenti mancati: scuole di qualità, culle piene e grandi opere, questi sono i tre segni di un Paese con fiducia nel futuro. Stiamo ripartendo. Chi mette in dubbio l’utilità del Ponte disconosce il valore di un progetto storico – ribadisce Salini – e sostenuto a livello internazionale, dall’Ue in primis. A cui il governo potrà chiedere altre risorse. Non è un progettino infilato di nascosto”, sottolinea.

“Quando saremo pronti? Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale parla dell’estate prossima, ma noi saremo pronti anche prima. Sarà una vetrina incredibile per l’Italia, anche turistica. Costruiremo il ponte più lungo del mondo”.

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