di CASSANDRA – Non ci stupiamo se l’Italia dopo un anno di governo gialloverde ha perso credibilità sullo scenario della politica internazionale, passando tra recessione tecnica e stagnazione pare si assesti su crescita zero, se il debito pubblico aumenta e c’è un buco nero di 23 miliardi che incombe sulla prossima finanziaria.
La politica italiana è stata presa d’assalto da orde di incompetenti e faccendieri dell’ultima ora che all’urlo di battaglia della parola CAMBIAMENTO e in una furiosa attività di post, tweet e comizi che sembrano più serate di zelig che ragionamento politico, hanno conquistato posizioni di potere. Ma si sa, la politica è un po’ umorale, se fosse un mercato lo definiremmo “ad alta volatilità “ e a garanzia zero. E chi lo farebbe un investimento su questi presupposti?
E si sa….il voto non costa nulla e la prossima volta si può sempre cambiare. Se parlassimo con una metafora sanitaria la potremmo chiamare “la rivolta degli specializzandi”, come se da un giorno all’altro buttassero fuori dirigenti medici, direttori di dipartimento , professori e decidessero, su base popolare si badi bene, che da adesso sono loro che fanno le operazioni a cuore aperto. In Italia è successo un po’ così…chi urla di più, chi risulta più simpatico, chi mette più post, chi si fa più foto dissacranti e magari dice parolacce piace di più….tanto se il paziente muore si può sempre dire: colpa dei magistrati, colpa della burocrazia, colpa dell’Europa che non ci hanno fatto governare.