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IL MANIFESTO PER UNA SCUOLA NON A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DEI MINISTRI DI PASSAGGIO…

Scuola, Esami di Maturità

IL MANIFESTO PER UNA SCUOLA ADATTA ALL’ALUNNO REALE ED ALLA FAMIGLIA DI OGGI

 

di SERGIO BIANCHINI e MAURO MANGIAROTTI

 

La scuola statale è a pezzi, si sa, tutti lo ammettono, ma siamo stanchi delle pseudo riforme e dei lamenti inutili.

E così ci siamo imposti e indichiamo a tutti la necessità di idee vere, semplici, efficaci e rapide per correggere nel profondo l’ormai sgangherato assetto organizzativo.

 

Parlando di elementare e media ecco la scuola che piacerebbe a noi:

 

  • L’edificio scolastico deve essere aperto tutto il giorno e tutti i giorni dell’anno diventando così un fondamentale luogo di incontro e socializzazione della comunità territoriale.

 

  • Riduzione drastica dell’orario scolastico a classe intera per gli alunni.

Il tradizionale ed attuale stare a scuola per l’alunno si identifica con lo stare in classe.  La classe e la scuola si identificano ma questa identità va superata, riducendo drasticamente il classico lavoro a classe intera a circa 20 ore settimanali, adeguate ai ragazzi e superando le 30 o 40 ore stressanti oggi vigenti. Ci adegueremmo così anche ai livelli Europei.

 

  • la scuola deve proporre molteplici attività aggiuntive rispetto al lavoro base a classe intera, mettendo in primo piano le attività mirate di recupero. Si terranno attività di approfondimento, di assistenza ai compiti e allo studio personale, attività ludiche o di intrattenimento anche fino alle 7 di sera per le situazioni familiari particolari e temporanee. L’adesione degli alunni e delle famiglie a queste iniziative sarà concordata, elastica e diversificata secondo le reali ed anche mutevoli esigenze delle famiglie e degli alunni.

 

  • L’edificio scolastico deve diventare un permanente punto di riferimento anche per migliorare la gestione del tempo libero delle famiglie attive con i propri figli. Deve essere un luogo di rapporto col territorio, di organizzazione del volontariato, anche sede di feste, comprese quelle di compleanno, visite guidate, attività amatoriali come canto, musica teatro, sport, giornalismo, giardinaggio ecc.

 

  • Il ruolo preminente e la necessaria forza organizzatrice degli insegnanti richiede la creazione dell’insegnante a tempo pieno che, senza modificare le 22 (elementari) o 18(medie) ore settimanali di docenza, svolte generalmente al mattino, sia presente anche il pomeriggio per effettuare davvero attività organizzative, progetti, valutazioni e verifiche in stretto contatto con famiglie e territorio.

La figura dell’insegnante a tempo pieno dovrà gradualmente giungere ad interessare circa le metà degli insegnanti, senza eliminare necessariamente la figura attuale, per garantire in ogni classe un coordinatore realmente presente, molto consapevole, ben posizionato e facilmente accessibile.

 

  • Un quarto delle ore di docenza degli insegnanti sopra nominate, (22 elementari e 18 medie), sarà dedicato alle attività mirate di recupero e di potenziamento con piccoli o piccolissimi gruppi compreso il rapporto 1 a 1.

 

 

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