di ANGELO VALENTINO – Sembra la scena epica e drammatica del Titanic, l’orchestra suona mentre ci si sta inabissando. “La Commissione ha introdotto una comunicazione sull’uso della flessibilità, e l’Italia è il Paese che più ne ha beneficiato. Ora, il problema è che le discussioni sulla bozza di manovra vanno in una direzione che sostanzialmente oltrepassa questa flessibilità, e Juncker ha detto che dobbiamo applicare le regole del Patto. Ed è quello che la Commissione è pronta a fare”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, chiarendo le parole del presidente Juncker.
Più che un monito è la risposta alla manovra di Salvini e Di Maio arrivata come un atto di guerra. E agli atti di guerra si risponde con atti di guerra.
“Juncker ha detto che dobbiamo essere rigidi ed equi” con l’Italia, ed “applicare le regole del Patto”, perché “abbiamo enfatizzato molte volte che dato che l’Italia ha il secondo debito in Ue dopo la Grecia e il più alto costo per il servizio del debito nella Ue è importante che si attenga a politiche di bilancio responsabili per mantenere i tassi ad un livello accettabile”, ha spiegato Dombrovskis.
Possiamo anche andare oltre…
“Spero che non ci sia bisogno di entrare in queste speculazioni, ho visto molte dichiarazioni, anche contraddittorie su questo”, ha risposto Dombrovskis a chi gli chiedeva come replicasse a chi in Italia parla di uscita dall’euro. “Sulla sostanza non ho molto di nuovo da dire oggi: discutiamo con il Governo italiano, ma i piani presentati non sembrano rispettare il Patto. E’ tutto quello che possiamo dire a questo punto”, ha aggiunto.
Persino “l’amica” Austria ha qualcosa da dire: “C’è la necessità di chiarire” da parte dell’Italia quali siano i suoi piani di bilancio, perché “c’è una discussione tra gli stati membri” in quanto “l’Eurogruppo è un Unione monetaria, siamo insieme in questa famiglia e dobbiamo risolvere insieme la situazione della stabilità”. Lo ha detto il ministro delle finanze austriaco che ha la presidenza di turno Ue dell’Ecofin H. Loeger. “Se ci sono regole devono essere rispettate, queste sono le aspettative che ho sentito anche da parte degli altri altri stati membri”.
‘Ci aspettiamo Tria convinca Governo’ – “Abbiamo regole comuni e mi aspetto che Giovanni Tria, dopo tutti i bilaterali di ieri, sia pronto a rafforzare la discussione anche a livello italiano”: per il ministro dell’economia austriaco e presidente di turno dell’Ecofin, Hartwig Loger, si può ancora attendere: “Teniamo a mente che è il 15 ottobre la data in cui si può decidere in che direzione si può reagire” alla manovra italiana.
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