di ROBERTO BERNARDELLI – La Fondazione Hume, che ha tra i suoi membri Piero Ostellino e Luca Ricolfi, ha esaminato l’andamento dell’economia da quando si è insediato il governo del cambiamento. Il cambiamento c’è stato, ed è verso la povertà.
“Secondo le nostre stime, famiglie e imprese hanno perso nell’ultima settimana 2.3 miliardi di euro”. Dalle elezioni sino a febbraio, avremmo perso 66.7 miliardi euro, riporta il dossier di Luca Ricolfi, Rossana Cima, Caterina Guidoni.
In più, tra spread e tensioni politiche europee, Banca d’Italia e investitori esteri che hanno in portafoglio i nostri titoli di Stato, hanno perso 53.3 miliardi euro.
Perché stupirci se la Commissione europea dice che stiamo andando in malora? Per la Commissione europea siamo come Grecia e Cipro. Sia reddito di cittadinanza che Quota 100 non portano entrate, semmai sono un costo, quindi non toccano il Pil.
L’associazione nazionale costruttori edili (Ance) che è nella Fondazione Hume, aggiunge che negli ultimi undici anni l’Italia ha perso 69 miliardi di investimenti in costruzioni e 620mila posti di lavoro. Mentre non è dato sapere come siano stati sprecati cioè non spesi i 42,7 miliardi di fondi europei previsti fino al 2020.
“Dopo la Polonia, l’Italia è il Paese Ue a cui Bruxelles ha assegnato più soldi ma siamo sestultimi in Europa per capacità di spesa. Per capirci 22 Stati hanno fatto meglio di noi”, scrive anche linkiesta. Sono stati utilizzati appena il 3% dei fondi disponibili, contro una media europea del 13%.
Il premier Conte continua a ripetere: «Siamo convinti delle nostre ricette».Certo, cucine da incubo.