Il Federalismo? Nominare i magistrati come a Trento e Bolzano!

trentodi PADANUS MAGISTER – Di questi tempi – come ormai ben si sa – c’è chi fa a gara a spararle più grosse; e così, come in guerra, vi sono più balle che terra. E siccome le cose ripetute, se invece sono vere e sono fatti inconfutabili, giovano
assai, è meglio ricordare, tra l’altro, che:

a – È già, in teoria, possibile nominare, a legislazione invariata e pur in assenza di quel Federalismo che i pennivendoli definiscono infausto, magistrati della Suprema Corte di Cassazione: senza
alcun concorso e solo per il tramite di scelte politico governative;
b – È altresì possibile, allo stesso modo e ancor nelle attuali condizioni legislative, nominare una bella fetta di Consiglieri di Stato (il Consiglio di Stato è l’organo d’appello dei Tribunali amministrativi regionali ed è, per Costituzio-ne, organo consultivo di ogni governo in carica, aldilà del variare delle magioranze politiche);
c – L’organo d’appello del Tribunale amministrativo per la Sicilia (Regione autonoma per antonomasia) è il Consiglio di Giustizia Amministrativa della regione Sicilia che – salvato dalla Corte Costituzionale molto tempo fa – sostituisce una
sezione del Consiglio di Stato solo per tale regione e annovera tra i suoi membri giudici di nomina politica da parte della Giunta regionale siciliana;
d – In Trentino Alto-Adige, sia a Trento che a Bolzano, lo Statuto speciale d’autonomia consente la nomina di magistrati amministrativi di I° grado da parte dei Consigli provinciali, rispettivamente di
Trento e di Bolzano medesimo;
e – In quest’ultima provincia autonoma la maggior parte delle decisioni sono inappellabili e non vengono così ridiscusse a Roma presso il Consiglio di Stato: ovviamente per particolari ragioni autonomistiche;
f – La Corte dei Conti “sconta” anch’essa alcune nomine politiche;
g – Per ultimo, e non ultimo, la più parte dei giudici della Corte Costituzionale sono di nomina politica o tramite il Parlamento o il Capo dello Stato;
h – Qualcosa di non diverso accade anche per una parte dei giudici tributari;
i – Nelle Corti di Assise penali una parte dei Giudici proviene da elenchi speciali di carattere popolare.
A questo punto, ricordato che una situazione siffatta già esiste e che nulla di diverso introduce il sistema federale (tranne una diversa percentuale per i giudici della Corte Costituzionale), v’è da chiedersi dove sia lo sfascio che, per
la Sinistra, si viene a realizzare col cambiamento normativo. Del resto, allo stato dell’opera, la nomina dei procuratori della Repubblica e dei loro sostituti (Pm) non è certo una preroga-tiva affidata al popolo.

Con tali prospettive normative, a parte quest’ultima aspettativa, si chiede solo che, quantomeno per la giustizia amministrativa, sia decentrato l’appello e si faccia un po’ come in Trentino Alto-Adige e in Sicilia: esperienze positive
che durano, la prima da più di 30 anni e la seconda da molti di più.

Siamo così alle solite: si dice che il Federalismo spacca il Bel Paese; ma è stata la Sinistra (legge costituzionale 3/01) ad abolire il principio limite del cosiddetto interesse nazionale…!!!

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