di ROBERTO PISANI – Cambiano i tempi e i mezzi ma non le abitudini dei politici. Al tempo del regime fascista Benito Mussolini usava per i proclami più importanti affacciarsi al balcone di Palazzo Barbo a Roma per arringare la folla che gremiva Piazza Venezia, come quando dichiarò guerra alla Francia a al Regno Unito, decretando di fatto l’entrata in guerra dell’Italia. E tutti li col naso all’insù a pendere dalle labbra del dittatore e ad applaudire ogni qualvolta faceva una pausa nel suo discorso per rimarcare i concetti del discorso.
Cambiano i tempi e le tecnologie e adesso è tutto più semplice ed immediato. Basta una smartphone o un tablet ed avere una connessione veloce ed è fatta. Puoi essere al mare, in montagna, in auto intanto che l’autista sta guidando oppure tranquillamente a casa tua o nel tuo ufficio.
Cambiano i tempi e le tecnologie ma non il fine di tutto questo: arringare le folle. E tac, come per miracolo, un minuto dopo la diretta social parte il tam tam dei seguaci che riprendono il succo del discorso e lo condividono, che commentano le parole del capo come fosse da sempre il loro pensiero, come se per una sorta di telepatia l’avessero pensato anche loro nello stesso momento.
Che bella la tecnologia.. Fa veramente miracoli..
Ma quindi cosa servono i ministeri? I palazzi delle istituzioni? Le conferenze stampa? Le interviste? I giornali e i giornalisti? A nulla.. Ecco la vera semplificazione. Basta la rete. Basta uno smartphone o un tablet. Tutto più semplice.
E il Parlamento? Non serve più. Tanto è già tutto deciso dal capo in diretta social.
Che bella la democrazia. Che bella la tecnologia. Ci porta i politici direttamente a casa sul pc oppure in giardino col nostro tablet oppure mentre portiamo il cane a fare pipì e ci godiamo l’annuncio sul nostro smartphone.
Che bello. In qualsiasi momento siamo in contatto coi vertici politici del paese e nel migliore delle ipotesi possiamo anche chattarci. Niente più code infinite negli uffici pubblici o ai ministeri.
Che bello.
Aspettiamo con ansia la prima diretta social del nostro leader seduto sulla tazza del cesso…