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I populisti sono organici al sistema

popolazionemondialedi MARCELLO RICCI – Il termine “populismo” usato e abusato, è caricato di significati diversi, generalmente negativi. Nel contesto attuale i populisti sono organici al sistema. Partecipano alle tornate elettorali, entrano in parlamento e divengono parte dell’apparato. Partiti per innescare insorgenze o rivoluzioni e finiscono con l’accettazione dell’ esistente sempre con l’intento dichiarato di volerlo stravolgere. Per il vocabolario Treccani è: “…atteggiamento ideologico che, sulla base di princìpi e programmi genericamente ispirati al socialismo, esalta in modo demagogico e velleitario il popolo come depositario di valori totalmente positivi.”

Altri lo riallacciano ai moti della gleba contro gli Zar. Esistono molteplici definizioni e interpretazioni, ma restare nel merito, i populismi o sfociano nelle rivoluzioni o sono strumenti consapevoli o inconsapevoli per i depotenziamento delle stesse. In questo secondo caso hanno un effetto negativo o positivo (secondo il punto di vista) di mutare la rivoluzione in protesta più o meno accesa. Frequentemente sono etichettati come demagogici quelli che cercano la legittimazione per l’esercizio del potere politico unicamente nel consenso popolare prescindendo da ogni ordinamento giuridico esistente.

Se i movimenti populisti accettano il sistema, depotenziano la protesta, favoriscono il mantenimento dello status quo , al contrario se portano avanti le istanze popolari, ove le stesse non siano accolte, dovrebbero produrre insorgenze o rivoluzioni come avvenne in modo cruento in Francia , in Russia o in modo pacifico in India con Gandhi. I movimenti indipendentisti non sono tali se non abbandonano il dissenso insurrezionale per seguire la via parlamentare, disconoscendo le difficoltà economiche e la marginalizzazione politica del popolo stesso.

E’ vero che i movimenti populisti possono generare dittature. Ma si è certi che la democrazia sia sempre, comunque e per tutti la migliore forma di governo?

Esistono patologie del sistema democratico che merino correzioni?
Pensioni d’oro, diritti prepotentemente acquisiti, banche che rubano ai cittadini senza il diritto di conoscere i nomi dei ladri, ladri protetti dalla prescrizione che hanno anche diritto ad essere riabilitati, ministri che governano la scuola privi di titoli qualificanti ….
L’indipendenza dei popoli, reclamata ma non pretesa con azioni forti , non sarà mai raggiunta, resterà il sogno bello che oggi ti illude e domani ancora. Pensare a rivoluzioni senza sangue e negarne il concetto stesso.  Le rivoluzione più pacifiche sono quella cristiana e quella gandhiana. Entrambe sono rosse per il sangue di Cristo e di tutti i martiri.

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