rassegna stampa
Dal nostro inviato Paolo Crecchi – Ajaccio – Francesi fora , arabi fora , tutti fuori. In Corsica i nazionalisti sono andati al potere per la prima volta e ad Ajaccio gli immigrati maghrebini hanno aggredito una pattuglia di pompieri. Ignoti giustizieri, per vendetta, hanno devastato una sala di preghiera islamica.
Il prefetto ha sospeso per dieci giorni le manifestazioni pubbliche e sull’isola si è precipitato il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, per ribadire che la Corsica è Francia e deve rispettarne le leggi. Jean-Guy Talamoni, presidente della neoeletta assemblea regionale: «Niente affatto. Quando u principe diventa tirannu se po’ caccià. Lo abbiamo fatto con Genova e lo rifaremo con Parigi».
La rivoluzione di Natale, come annunciano di volerla ricordare i protagonisti, comincia con il voto del 13 dicembre scorso. A sorpresa, dopo quarant’anni di lotta allo Stato francese e guerre intestine, i nazionalisti conquistano la Collectivité territoriale de Corse, la futura Regione che diventerà operativa nel 2018 ma già adesso rappresenta la massima istituzione dell’isola.
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