di TILLER – Referendum rivoluzionario? E anche questa è andata. Quantomeno ci siamo tolti il quotidiano trituramento di zebedei che ormai non se ne poteva più. Ha vinto il no. Ha perso Renzi e il renzismo. E, ha perso di brutto. Almeno un quarto del suo partito lo ha fregato. E gli altri hanno preferito soprassedere per ora su un cambiamento, percepito come il minimo sindacale, pur di mandare a quel paese il toscano. Il 70% di votanti e una maggioranza così netta dimostra come la gente abbia detto basta al Berlusca Junior del tutto va bene signora la marchesa.
Gli altri? Stanno tutti cavalcando il 60% dei rottamatori di Renzi. Vogliono andare al voto subito, almeno a parole. Io credo che avranno delle amare sorprese. La gente ha capitalizzato che nel Regno Unito hanno votato contro il parere della casta e ….. non è successo nulla. Almeno per ora. La gente ha capito che in America hanno sputato in faccia alla Clinton e … non è successo niente, almeno per ora. Votare turandosi il naso non regge più. Votare per ideologia, che spesso è come tifare per la squadra del cuore anche se l’hanno comprata i cinesi o gli arabi di turno, non appartiene più a questo elettorato. Maturità? Io credo di si. Quantomeno non il maturo quando piacerebbe a te. Quindi?
Adesso Renzi giocherà la carta di poltrona di segretario per far eleggere chi vuole lui. Ardito il ragazzo? Forse. Magari anche un po’ spavaldo e spaccone se non addirittura imprudente. Ma è in buona compagnia a sentire l’omonimo Matteo. Il resto del teatrino sono controfigure, l’ex Cavaliere compreso. Tutti tranne Grillo & c. (senza alcuna appartenenza ideologica).
In questa collettiva voglia sopita di asfaltare tutto e tutti, si intravede una strada realizzabile. Iniziano a prudere le mani. Sino a ieri, asfaltare tutti voleva dire proprio tutti. E dopo? Il caos. E il caos in un paese con la pancia piena, non va bene. Adesso una soluzione ci sarebbe. Asfaltiamo tutti quelli che hanno retto il gioco al sistema e cambiamo registro. In fin dei conti la Brexit, Tramp non è poi successo nulla il giorno dopo. E il Matteo bis, il barbaro in felpa serigrafata, non fuggirà alla stessa sorte del suo omonimo fiorentino. Si, qualche voto in più dell’ultima volta lo prenderà. Qualche deputato e senatore in più lo porterà dentro. Ma a scapito di altri della stessa area qualunquista.
Se poi dovesse impostare la campagna sul fuori dall’Europa, avrei qualche dubbio anche sul qualche deputato in più. In ogni caso credo che la gente si sia liberata di tali e tante paure che le sorprese potrebbero essere veramente sorprese. Forse che sia la volta giusta per mandare a casa un sistema di apparati che da secoli vivono sulle spalle di una società che non li regge più. Dopo e solo dopo, possiamo pensare di riprendere in mano, con gente seriamente impegnata a metterci il cuore e l’anima, la strada della autonomia. Tempo al tempo. Gli eventi devono potersi realizzare nell’ordine proprio e non in quelli dei Matteo di turno.