I governatori a Roma per l’autonomia. Bernardelli: Cosa ci dobbiamo aspettare da chi, con i voti del Nord, ha fatto solo gli interessi del Sud?

di Roberto Bernardelli – La vedo dura. L’autonomia è una chimera. Lo è almeno con questa classe politica che, con i voti del Nord, ha fatto politiche per il Sud. Hanno fatto campagna elettorale per uscire dall’euro, tranne poi prendere i soldi del Pnnr e sponsorizzarli per il Sud. Chi ha votato il reddito di cittadinanza, per il Sud, e pensa che la legittima difesa sia un diritto solo per i tabaccai e non per il popolo ucraino (a tal proposito, un encomio a Crozza per aver fatto satira evidenziando l’ultima contraddizione del populismo salviniano, ndr), ora pensa che siamo ad un passo dall’autonomia. Capirai quanto sono credibili.

Il governatore lombardo ha fatto sapere che oggi sarà a Roma “con i colleghi governatori che hanno chiesto di attivare l’autonomia differenziata, un processo previsto dalla Costituzione. Il Governo dimostri la volontà di applicare insieme a noi la Costituzione”. Caro presidente, è dal 2018 che aspettiamo, con due governi in cui la Lega è dentro fino al collo, di vedere qualche segnale di fumo.

Poi vorremmo anche noi vedere questa legge quadro del ministro Gelmini. Sembra più un segreto di Fatima che altro. “Voglio ribadire – ha proseguito il governatore – che noi chiediamo semplicemente l’applicazione rigorosa della Costituzione. L’incontro  sarà un momento importante nel quale discuteremo nel merito la Legge delega che ci è stata proposta e per la quale noi abbiamo fatto delle osservazioni. Auspico, quindi, che si proceda nella direzione da noi indicata”.

A quanti tavoli e relative osservazioni siamo già arrivati?

Mai che qualcuno abbia avuto il coraggio di alzare la mano per dire: e il nostro residuo fiscale?

“Come Lombardia – ha detto ancora Fontana – abbiamo fatto una richiesta iniziale per ottenere il trasferimento di 23 materie. Per agevolare l’inizio del percorso abbiamo dato la disponibilità a ridurre il numero delle competenze in oggetto, ma siamo assolutamente certi che, nel tempo, si possa arrivare al trasferimento alle Regioni di tutte le materie. Anzi, faremo il possibile per raggiungere questo obiettivo”.

Ma davvero dobbiamo credere che arriverà qualche briciola di autonomia? Farà la fine dei decreti attuativi del federalismo fiscale?

Che forza contrattuale poi può avere un partito che oggi, a differenza di 5 anni fa nel pieno dell’innamoramento verso le dirette facebook h24 di Salvini, è in caduta libera, in ordine sparso incoerente, che impegna il suo tempo a fare figuracce al confine con l’Ucraina o altro?

Ecco, fateci sapere se questa tela di Penelope ce la riproporrete fino alle prossime elezioni, ma mi pare di aver capito e con me gli elettori, che il progetto di Prima l’Italia e gli italiani e la discesa al Sud siano falliti. Il Nord in compenso ha votato a destra. Complimenti per aver regalato il consenso al nazionalismo doc e disorientato chi lavora. Non diteci che ora arriva l’autonomia.

Onorevole Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord

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