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I conti che non possono tornare. Alternativa ai giallo verdi? Commissariamento Ue

Per Il Giornale è “Tutto è peggio del previsto”. L’Agi in un pezzo di Alberto Ferrigolo riassume la sintesi titolistica dello sfascio. E non c’è quotidiano che neghi l’evidenza… Il Corriere: “Sì al Def ma nel governo si litiga”. Un titolo da guerra per Confindustria, giustamente. Il Sole 24: “Il Pil vola al 132,8%. Crescita ferma a +0,1%. Flat tax, solo parole”. Ma per l’Agi il 10 e lode spetta al quotidiano torinese:  La Stampa: “Ecco il Deficit che ammette la crisi”.

 Andando oltre, Ferrigolo riprende Il Fatto:  “Il Def è vuoto”, “Tria fa urlare Salvini e Di Maio”. Ovvero “nel governo si litiga”, come scrive il Corriere, e “i ministri Salvini e Di Maio si sono scontrati con Tria anche perché nel documento finale la flat tax, cara al mondo leghista, è finita in una parentesi. Sono sparite inoltre le due aliquote (con fasce di prelievo del 15 e del 20%) contenute nella prima bozza. Anche se c’ è l’impegno a tagliar e l’Irpef per il ‘ceto medio’”. Il quadro è più che chiaro. Resta, semmai, solo da aggiungere che – sempre ieri – il Fondo monetario ha tagliato le stime di crescita: 0,1% nel 2019”.
Che altro dire?
Con un documento del governo, il Def, che  “certifica crescita zero”, ricorda Repubblica, dove andranno a finire le promesse?
Leggete qui…  Federico Fubini,  dal Corriere, riporta fedelmente ‘Agi: “ieri è atterrato sui tavoli della Commissione europea un rapporto che, chiunque sieda a Palazzo Chigi a quel punto, complicherà l’estate del governo” (…) “prima ancora del Documento di economia e finanza approvato nel pomeriggio anche a Bruxelles ieri mattina è stato letto con cura un testo in apparenza meno controverso: l’aggiornamento dell’Istat, l’istituto statistico, sul prodotto interno lordo e l’’indebitamento delle amministrazioni pubbliche’ per il 2017 e i l 2018″.
Tradotto, nel 2018 non c’è stato o quasi ‘aggiustamento strutturale’. Nessun miglioramento del deficit, in altri termini, una volta stimate le misure passeggere e l’effetto della situazione momentanea dell’economia. Lo ha del resto notato ieri anche il Fondo monetario internazionale nel suo ultimo rapporto: vede in Italia un deficit strutturale in peggioramento (seppure lieve) nel 2018 rispetto all’anno prima”.
Vuol dire, tira le somme l’Agi, assieme a tutta la stampa italiana, che dopo le Europee saranno cavoli acidi. La Commissione Ue, che già Salvini sta attaccando dicendo che non si può continuare a vivere in una gabbia, potrebbe chiedere: che cosa avete fatto? Nulla. Adesso vi commissariamo.
E forse, a ben vedere, potrebbe essere l’unica alternativa per chi vuole fermare il successo salviniano e riportare l’Italia fuori dai binari del sovranismo e del nazionalismo.
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