di FABRIZIO DAL COL*
E’ incredibile. Verrebbe voglia di prendere a schiaffi, chi ancora ostenta certezze utilizzando slogan da bar. Benito Mussolini, riuscì a congelare il debito pubblico nazionale utilizzando proprio uno slogan. Ancora oggi, quasi tutti ne ricordano l’efficace propaganda “ l’oro per la patria”, con gli Italiani in fila, a depositare le proprie fedi nuziali davanti ad improvvisati contenitori,. Si potrà dire; altri tempi, ma oggi, sta accadendo qualcosa di veramente straordinario. Il governo Monti attraverso il decreto sulle liberalizzazioni, si appropria delle finanze comunali senza il bisogno di utilizzare nessun slogan, quasi fosse un diritto esercitare il potere in modo astuto e ambiguo. Il professor Monti, da politico consumato, accelera il risanamento di bilancio mettendo in pratica gli impegni già presi in Europa dal governo Berlusconi nell’ agosto del 2011. E’ proprio in questo mese, in sede Europea, che si è cercato di garantire una disponibilità finanziaria pronta cassa, attraverso l’utilizzo dei patti di stabilità giacenti negli enti locali. Chi non ricorda quando l’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti parlava di finanza creativa ? guarda caso ciò che vediamo oggi, sembra proprio un cattivo esempio di finanza creativa, solo che a metterlo in pratica non è il governo Berlusconi con il suo fedele alleato Bossi, ma il politico Mario Monti con il suo governo di tecnici. Il Carroccio ha sempre avuto buoni rapporti con Tremonti e poteva già allora conoscere la problematica, ma ha sempre sostenuto il governo Berlusconi e l’ex ministro dell’economia, preferendo aspettare che gli eventi maturassero.
Oggi gli eventi sono maturi, e la Lega schierata all’opposizione, invece di pianificare un vero progetto Indipendentista, ricomincia ad utilizzare gli slogan “Roma ladrona”. Sarà, ma la questione dei patti di stabilità, si sta rivelando sempre più per quello che si vede, ovvero una questione molto delicata. Tanto delicata, da poter mettere in seria discussione in sede internazionale, la violazione commessa ai danni dei cittadini. Di certo, non sono, ne potranno mai essere sufficienti, le prese di posizione dei vari partiti a livello locale in quanto sempre più impegnati a ricostruirsi un consenso elettorale. Il ricorso al Tar annunciato dal presidente leghista del Veneto Zaia, altro non potrà dimostrare se non un maldestro tentativo di alzare la voce. Ciò che invece potranno fare oggi i movimenti Indipendentisti del Veneto, sarà di straordinaria importanza, in quanto potranno finalmente mettere in mora l’Italia. Si potrà molto più facilmente dimostrare e rafforzare il diritto di autodeterminazione del popolo Veneto attraverso la leva dei Comuni, in quanto l’errore di aver sconfessato la costituzione italiana e aver messo le mani nelle finanze delle comunità locali, permette di presentare formale atto di violazione dei diritti civili e politici in sede internazionale e la conseguente rivendicazione del referendum per l’ indipendenza del Veneto, attraverso l’utilizzo degli atti deliberativi comunali.
*Partito per il Veneto Indipendente
Fabrizio Dal Col