“Le disposizioni sull’introduzione del Green pass restano vaghe e il comparto sicurezza rischia di subire gravi danni, con le conseguenze che deriverebbero dalle inascoltate richieste”. A lanciare l’allarme e’ il Sap, Sindacato autonomo di polizia: “Abbiamo chiesto di poter spiegare tutto questo al ministro Lamorgese perche’ bisogna intervenire normativamente, ma fa orecchie da mercante e sfugge ai problemi”. “Premessa l’importanza della campagna vaccinale – spiega Stefano Paoloni, segretario generale del sindacato – la preoccupazione piu’ grande ed allarmante e’ che dal 15 ottobre numerosi servizi salteranno per una serie di motivi. Un esempio lapalissiano e’ quello della prenotazione dei tamponi. Ad oggi chi prova a prenotare per il giorno 14 ottiene la prima disponibilita’ almeno 4/5 giorni dopo. Ci vorrebbe una corsia preferenziale oppure la possibilita’ di effettuare i tamponi presso le nostre strutture mediche. Oltre ad essere inaccettabile che chi e’ vaccinato e munito di Green pass debba in emergenza sostituire il collega senza certificato verde”. Per il Sap, “si incorre in un grave rischio per la copertura della sicurezza sul territorio nazionale, poiche’ ci saranno agenti a cui scadra’ il Green pass durante il turno di servizio. Gia’ sotto di 10 mila uomini, abbiamo il timore di immaginare cosa potrebbe accadere alle esigue volanti che si trovano su tutto il Paese. A causa della scadenza del foglio verde di uno degli operatori, le ‘pantere’ potrebbero doversi fermare a meta’ turno. Medesimo problema potrebbe accadere durante le pubbliche manifestazioni. In buona sostanza numerosi servizi rischiano di saltare”.