Maturità 2/ Gli analfabeti sfornati dalla scuola dei burocrati

scuola

di GIANLUIGI LOMBARDI CERRI – Abbiamo scritto, in precedenti articoli, della scuola come luogo di concentrazione dei difetti educativi nazionali. Ore vorremmo dedicarci alla scuola sotto l’aspetto della carenza quasi assoluta come motore di ricerca. Da noi la scuola sta andando peggio del settore energetico. Vagoni di diplomati, laureati e  altri  sono   “studiati” (per dirlo alla napoletana) ) in modo tale da costituire una banda di impreparati a livello mondiale.

I pochi giovani validi devono scappare di volata all’estero per evitare di diventare ignoranti come la massa che li circonda. Guardate le scelte che si fanno oggi in Italia.

Non si sceglie quasi più per passione verso un certo tipo di materia culturale, ma per avere il fatidico pezzo di carta , con il minimo impegno. La facoltà a cui ci si vuole iscrivere viene ormai scelta con lo stesso criterio applicato ad una lotteria.

E’ pur vero che in Italia , per salire al ruolo di ministro occorre studiare il meno possibile. I ministri della cultura ( scritto con la C minuscola ) Fedeli e la ministra della sanità Lorenzin ne sono stati tipici, ma non unici esempi.

E molti di quelli che possedevano il fatidico “pezzo di carta” hanno barato poi sul proprio curriculum, ben sapendo che , alla fin fine, i ministri funzionanti (malissimo , ma funzionanti) sono i burocrati  i quali scrivono Leggi, Regolamenti e quant’altro applicandoli poi nel più costoso, incomprensibile e complicato dei modi possibili.

E non basta! Forti di una scuola che sforna i meno preparati possibili, una squadra di organizzatori, specializzati nella complicazione di cose semplici, continua a inventare nuovi metodi di insegnamento, il cui risultato è poi quello di divertire i ragazzi con ameni giochini, passando il tempo ad imparare niente.

 

Vabbè, ma tanto la sufficienza fa parte delle garanzie.

Però , se non vogliamo essere totalmente pessimisti a scuola si insegna pur qualcosa.

Si insegna che esistono solo diritti e non doveri.

Si insegna a mancare di rispetto alla scuola.

Si insegna mancare di rispetto ai professori.

Si insegna a mancare di rispetto ai propri compagni.

Si insegna tutto sul sesso a livello pornografico.

 

In compenso , come lingua si insegna un terro-italiano, irrispettoso della grammatica e della sintassi, ignorando perfino le regole della Logica. Come Storia si fa qualche cenno sui romani e sull’unità d’Italia e poi si sbroda sulla Resistenza e sull’antifascismo. Si ignora ( perché non si insegna più) la geografia.

Sia nazionale (addio alla famosa domanda che ci faceva tremare: quali sono gli affluenti di destra ( o di sinistra) del Po?) Studenti della provincia di Brescia hanno dimostrato di non sapere neanche dove si trova la sorgente di un LORO fiume: l’Oglio. Non parliamo della geografia mondiale dove si fa una enorme confusione nel definire i continenti.

Ormai la funzione formativa della scuola elementare, media e dei licei, sta sparendo facendo crescere i giovani nel pensiero unico, di livello sempre più basso. Perfino  l’obbligatorio periodo di “esperienza “ nell’industria è diventato un qualcosa per abituare i giovani a non pensare, a lavorare tanto e, possibilmente, gratis e, sopratutto, senza diritti sindacali.

Il tutto ha portato al disastro scolastico, ma la cosa, ancora più grave è data dal fatto che nei laboratori universitari italiani non si fa quasi più ricerca. Nel settore energetico, nel settore della plastica ( vi ricordate il grande Natta ? ) nel settore delle leghe metalliche, ecc, ecc, ecc. Perfino nel settore dell’informatica, dove l’unico obbiettivo è quello di trovare la App giusta che permetta di guadagnare quattro soldarelli.

Sembra quasi che l’obbiettivo prevalente  di un giovane italiano sia la ricerca di uno stipendio a fronte del quale ci sia da lavorare il meno possibile.

D’altra parte un giovane ricercatore valido e volonteroso che ci sta a fare in una Università italiana? Gli conviene andare subito, prima di arrugginirsi , in una qualunque Università straniera, dove uno straccio di ricerca seria da fare lo trova sempre. Coraggio ragazzi! Che fra pochissimo riusciremo a scavalcare in discesa anche la Grecia.

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Default thumbnail
Articolo precedente

Maturità 1 / Per fermare la rivoluzione fai sparire la cultura. E oggi nella scuola italiana che accade?

Articolo successivo

Vittorio Veneto e l'adunata degli alpini. Il Veneto dall'autonomia alla sbornia (salviniana) del tricolore