“Probabilmente si'”, sarebbe stato piu’ facile andare a votare se si fosse aperta prima la crisi di governo. Lo dice Giancarlo Giorgetti ai cronisti di Fattoquotidiano.it, Fanpage e Repubblica Tv. Salvini ha sbagliato i tempi della crisi? “Quando e’ diventata conclamata la diversita’ di vedute su alcune cose, dalla giustizia alla Tav, Salvini ha deciso di aprire la crisi. Ma sono le decisioni di un capo, un capo decide sempre lui da solo”, risponde.
“Io ho sempre detto e lo ribadisco che secondo me, con le condizioni date, un voto” per sfiduciare Conte “non avrebbe senso: avevano senso le dimissioni di Conte ma decidera’ lui. Noi pensavamo che Conte si dimettesse l’altro ieri. Pero’ vuole aspettare il 20”, dichiara il sottosegretario. E sulle reali chance di votare il taglio dei parlamentari in piena crisi di governo e poi andare a votare, afferma: “Io non sono costituzionalista, ci sono interpretazioni diverse: in questo momento non e’ neanche calendarizzata la mozione di sfiducia perche’ il Senato ha deciso di ascoltare le comunicazioni di Conte. Ascolteremo Conte e vedremo che succede”.