Gimbe, impennata di casi

Il monitoraggio della fondazione GIMBE rileva, nella settimana 22-28 dicembre, un aumento dei nuovi contagiati in tutte le regioni, ad eccezione della provincia di Bolzano: in totale, i casi rilevati sono 177.257 contro 320.269 della settimana precedente; l’impennata dei nuovi positivi registrata è dell’80,7% su tutto il territorio nazionale. Purtroppo, ad aumentare non sono solamente coloro che hanno contratto il virus, ma anche i decessi (16,1%), i ricoveri (20,4%) e le persone tenute in terapia intensiva (13,1%). Ovviamente, è andata ampliandosi anche l’attività di testing: il numero totale di tamponi eseguiti la scorsa settimana è di 5.175.977, circa 1.500.000 rispetto alla settimana precedente.

Ad innalzarsi non è solo la quantità, ma anche il tasso di positività degli stessi, che da 9,5% è passato al 15%. Si registra però una notevole riduzione della percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva sul totale degli attualmente positivi che consegue a vari fattori: identificazione di un maggior numero di casi, aumento delle coperture vaccinali e delle terze dosi, aumento del numero delle persone guarite e numero elevato di casi nella fascia 0-11, meno soggetta a forme severe di malattia.

Stando al monitoraggio della fondazione GIMBE, al 29 dicembre l’81,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e la maggior parte ha anche completato il ciclo vaccinale. Nella settimana 20-26 dicembre, complice anche il rallentamento dovuto alle festività, sono diminuiti del 27% i nuovi vaccinati; a spiccare è però il crollo del numero degli over 12, i cui nuovi vaccinati sono il 47,5% in meno rispetto alla settimana precedente. A non aver ancora ricevuto, al 28 dicembre, neanche una dose di vaccino, sono circa 9,44 milioni di italiani; di questi, 2,34 milioni sono over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione

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