di STEFANIA PIAZZO – Ai funerali di Stato a Genova mancheranno 17 bare. Non si sa quali parole di conforto possa dare lo Stato, questo Stato. Tanto meno i partiti, i politici. Questi partiti, questi politici. Quanto sono credibili le tronfie retoriche? Le frasi di circostanza del tipo “la giustizia farà il suo corso”… ? O vogliamo mettere…. “ci uniamo al dolore…. e ringraziamo i volontari e…..”? Perché sappiamo che i politici mentono. Non è antipolitica, è la consapevolezza del vuoto che intravediamo dentro le scatole craniche di chi vuole, vorrebbe decidere per noi. Il collassamento morale, culturale, etico di chi smanetta tra partiti di governo, opposizione e aspiranti competitor, ci fa pensare a Dc, Psi, Pci e tutta la banda che ha preceduto il 1992. Rubavano. Anche ora. Si spartivano, anche ora. Lo Stato come allora non dà risposte. La giustizia non consola, non condanna, non arriva nei tempi della vita a pronunciare almeno un risarcimento umano e consolatorio. Da questi politici non ci si può aspettare la salvezza del Nord, del Sud, dell’Est e dell’Ovest.
I ministri passano, i governi passano, le bugie restano. Fuggire dalle grinfie dello Stato almeno nella sepoltura ti fa illudere che i politici non prendano il nostro scalpo nell’ultimo saluto. Il dolore è dei familiari, ma ai familiari possiamo dire: tranquilli, non ve lo verranno a prendere il dolore, il male lo lasciano agli altri.
Infatti padre Mauro Brezzo cappellano dell’ospedale San Martino di Genova, , ha affermato: “Sono pochi quelli che aderiscono ai funerali di Stato. Tanti non vogliono fare la passerella, e li capisco. Se invece di spendere i soldi per venire qui li avessero dati a questa povera gente, sarebbe stato meglio”, ha affermato al Sir. Meglio stare lontano da chi tiene per sè quello che dovrebbe dare…