Galli, terza dose? Ancora non abbiamo capito quanto duri l’immunità individuale….

“Nell’immediato credo che, nella stragrande maggioranza dei casi, non ci sia necessita’ di una terza dose per tutti. Ci sarebbe da capire, e questo sarebbe compito dei medici se potessero fare il loro lavoro, quel e’ la situazione di chi non ha risposto alle prime due dosi o comunque ha avuto una risposta tale da richiedere un booster con una terza”. Lo ha detto Massimo Galli, direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco, ad Agora, su Rai 3, sottolineando che “e’ molto probabile che alla fine servira’ la terza dose, anche se forse non necessariamente con il vaccino attualmente disponibile, non modificato per le varianti circolanti”. Per Galli il nodo e’ capire quante persone che non hanno risposto alla prima dose rispondono alla terza. A fornire i dati, spiega, “e’ un lavoro condotto in Francia su trapiantati di midollo, ovvero molto immunodepressi, che mostra come alla prima dose solo un 4% ha avuto una risposta anticorpale, il 44% dopo la seconda dose e il 68% dopo la terza. Ma c’e’ sempre un 32% che non risponde proprio e su questi vanno fatte strategie specifiche”. “La domanda delle domande, pero’, alla quale non c’e’ ancora risposta chiara, – conclude – e’ capire quanto dura l’immunita’ sia dei guariti sia dei vaccinati. Non siamo ancora riusciti a rispondere e c’e’ una grossa variabilita’ individuale. Poter dare una risposta e diventa cruciale per stabilire la durata del green pass”.

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