FT: Putin non ha rivendicato alcuna vittoria il 9 maggio

Il 9 maggio è stato il giorno della Vittoria, ma dal discorso di Vladimir PUTIN è mancato qualsiasi riferimento ad una vittoria sul campo in Ucraina. A sottolinearlo è Max Seddon, capo dell’ufficio di Mosca del Financial Times. “Il grande assente del discorso di PUTIN era proprio una ‘vittoria’. Ha detto che le sue truppe stanno combattendo eroicamente nel Donbass, ma non ha menzionato Mariupol o altri territori catturati. Né ci sono stati segnali su quando l’invasione potrebbe finire”, ha sottolineato Seddon su Twitter.

Nel suo intervento Putin ha comunque “frenato”, giustificando poi così i due mesi di guerra.

La Nato ci minacciava, l’operazione militare in Ucraina è stata inevitabile, ha detto Putin parlando sulla piazza rossa. “La Russia non voleva l’aggressione, ma non ha avuto scelta, è stata una decisione forzata, tempestiva e l’unica giusta: la decisione di un Paese sovrano, forte, indipendente” ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso sulla Piazza rossa, dove con i rintocchi dell’orologio della Torre Spasskaya è iniziata la parata del 9 maggio per il 77esimo per la vittoria contro la Germania nazista. “Il blocco NATO ha avviato lo sviluppo militare attivo dei territori a noi adiacenti” ha detto Putin riferendosi all’Ucraina. “Così, una minaccia per noi assolutamente inaccettabile è stata sistematicamente creata, direttamente ai nostri confini. Tutto indicava che uno scontro con i neonazisti, Bandera, su cui puntavano gli Stati Uniti e i loro partner, sarebbe stato inevitabile. Ripeto, abbiamo visto come si sta sviluppando l’infrastruttura militare, come hanno iniziato a lavorare centinaia di consulenti stranieri, ci sono state consegne regolari delle armi più moderne dai paesi della NATO. Il pericolo cresceva ogni giorno”.

Secondo PUTIN, nonostante tutti i disaccordi nelle relazioni internazionali, Mosca “ha sempre sostenuto la creazione di un sistema di sicurezza uguale e indivisibile” e ha offerto ai paesi occidentali un accordo sulle garanzie di sicurezza, ma non è stata ascoltata.

Nonostante tutte le differenze nelle relazioni internazionali, la Russia ha sempre sostenuto la creazione di un sistema di sicurezza paritario e indivisibile.   Il capo dello Stato ha precisato che tale sistema e’ vitale per l’intera comunita’ internazionale. Tornando sugli eventi della Seconda guerra mondiale, Putin ha osservato che allora il nemico e’ stato fermato e poi schiacciato, ma a un prezzo colossale, infatti, a suo dire, “l’errore associato al tentativo di placare l’aggressore e’ costato caro al popolo sovietico”. “Non faremo un errore del genere una seconda volta, non abbiamo alcun diritto”, ha sottolineato il presidente russo.

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Pechino cerca la sponda di Berlino per arginare i venti di guerra in Europa

Articolo successivo

Occhio. Salgono i tassi, lo spread e il gioco ci costa 6 miliardi