GIORNALISTI: IL RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE PASSA ATTRAVERSO IL RILANCIO DELLA DIFFUSIONE SOSTENUTA DI QUOTIDIANI E PERIODICI. – FRANCO ABRUZZO (portavoce del MIL, candidato al congresso della Fnsi): “Presto i giornalisti italiani saranno chiamati dal sindacato alle urne per scegliere la classe dirigente. In questi giorni si leggono proposte incredibili da tutte le parti con richieste economiche che ignorano la crisi profonda del settore: tirature ridotte, calo vertiginoso della pubblicità, edicole che chiudono. Eppure la soluzione c’è ed è stata brevettata in Giappone. I giapponesi leggono i giornali di carta, perchè gli editori hanno organizzato, con l’utilizzo degli studenti (edicolanti volanti), un sistema di distribuzione efficiente che esclude le edicole fisse. I quotidiani vengono portati a casa degli utenti ogni giorno all’alba. Non possiamo fare lo stesso in Italia? Propongo la lettura di un articolo del quotidiano IL FOGLIO che spiega il sistema giapponese. Se i giornali si vendono e danno profitti, è possibile al sindacato presentare piattaforme rivendicative anche occupazionali con probabilità crescenti di successo”. 72 milioni di copie vendute ogni giorno, contro i 58 milioni degli Stati Uniti e i 26 della Germania, il mercato giapponese dei quotidiani è il più grande del mondo.
https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=25587
Piccole lezioni giapponesi per vendere (e leggere) i giornali di carta
L’industria della carta stampata è in crisi un po’ in tutto l’occidente, ma ci sono almeno due posti dove la tecnologia non riesce a sostituire il giornale di carta. Secondo i dati diffusi dall’Associazione mondiale della carta stampata, in Islanda e Giappone praticamente tutti i cittadini continuano a leggere il quotidiano. E mentre il numero di abitanti dell’isola nordeuropea relativizza il 96 per cento dei lettori, il dato impressionante è quello che viene dall’ultratecnologico oriente: il 92 per cento dei giapponesi legge il giornale di carta.
di GIULIA POMPILI – L’industria della carta stampata è in crisi un po’ in tutto l’occidente, ma ci sono almeno due posti dove la tecnologia non riesce a sostituire il giornale di carta. Secondo i dati diffusi dall’Associazione mondiale della carta stampata, in Islanda e Giappone praticamente tutti i cittadini continuano a leggere il quotidiano. E mentre il numero di abitanti dell’isola nordeuropea relativizza il 96 per cento dei lettori, il dato impressionante è quello che viene dall’ultratecnologico oriente: il 92 per cento dei giapponesi legge il giornale di carta. (segue su https://www.ilfoglio.it/articoli/2012/01/21/news/piccole-lezioni-giapponesi-per-vendere-e-leggere-i-giornali-di-carta-61244/)