Foodora lascia l’Italia. Passa il decreto “Dignità”. Oltre a dire solo che Salvini ha tradito, qualcuno sa battere un colpo sull’idea di dignità del lavoro?

foodora

di STEFANIA PIAZZO – Due notizie che non siano una volta tanto i barconi di Salvini. Bene, la politica ha sul piatto due occasioni d’oro per riportare al centro le questioni vere. La prima notizia  è che Foodora, la società che vende pasti appaltando la consegna ai cosiddetti rider un tanto all’ora, cioè più pedali e consegni più guadagni, è in vendita, lascia l’Italia, verso lidi più prosperosi. In queste settimane il dibattito si era aperto dopo il tavolo di Di Maio per “normalizzare” la posizione di sfruttamento dei giovani sulle due ruote.

Piuttosto che discuterne, la società molla il colpo e va all’estero. O così o niente.

“La scelta di uscire dalla piazza italiana non è, quindi, legata al tema giuslavoristico che da mesi interessa il settore dei riders e della gig economy in generale, ma dipende dalle sfide del mercato, sul quale operano oggi numerosi operatori (da UberEats a Deliveroo)”. Si legge sul Sole24Ore.

Seconda questione, il decreto dignità. Cosa ne pensa la politica? E’ giusto ridurre i rinnovi dei contratti a tempo determinato? Se si è arrivati a imporre per legge un limite, quale può essere la ragione?

Nel corso del dibattito sulle dichiarazioni di voto alla Camera, il 2 agosto scorso, tutti i partiti tranne quelli di governo, hanno affermato come si tratti di un provvedimento che danneggerà imprese e lavoratori. Solo il segretario provvisorio del Pd, Martina, ha citato il Nord est, la protesta delle imprese padane. Tutti hanno affermato dai banchi dell’opposizione che la flessibilità era l’unica porta aperta verso la stabilizzazione e un lavoro comunque da portare a casa. Messi alle strette, gli imprenditori potrebbero non assumere più. Ma davvero gli imprenditori non assumono per questo?

Aspettiamo idee, contributi. Toc toc… C’è qualcuno in casa?

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Süd-Tiroler Freiheit: vogliamo una Posta Territoriale Sudtirolese

Articolo successivo

Trattativa Governo-Referendum impantanata/ E senza mai citare Salvini, Maroni su Il Foglio scrive: Il Nord vuole l'autonomia vera