di ANGELO VALENTINO – Se lo dicessimo noi, da imprenditori o cittadini decisamente arrabbiati per il nulla di fatto del governo, avrebbe un peso ma di certo relativo. Potrebbero dirci che il malessere è “percepito” e non reale. Invece reale lo è a tutti gli effetti. La Cgia di Mestre ha sancito che sSebbene sia in arrivo la fatturazione elettronica, nel 2019 il numero delle scadenze e adempimenti fiscali è destinato ad aumentare fino a sfiorare quota 100, in particolar modo per le realtà produttive di piccola dimensione che intrattengono scambi commerciali con l’estero.
Quindi, più tasse, più burocrazia.
Il dato è contenuto del report dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre dice anche che un’impresa artigiana senza dipendenti, ad esempio, lungo i 12 mesi del 2019 dovrà versare all’erario o inviare la propria documentazione fiscale all’Amministrazione finanziaria 29 volte, una in meno rispetto al 2018, ma una impresa commerciale con cinque dipendenti lo dovrà fare 88 volte, e 99 una piccola impresa industriale con 50 dipendenti.
Ma ecco la beffa…. I lavoratori autonomi potranno contare su un piccolo alleggerimento: dall’anno prossimo, con l’introduzione della fatturazione elettronica verrà abolito lo spesometro. A regime, pertanto, risparmieranno due adempimenti. Una presa in giro o dicono sul serio?