Finalmente qualcuno prende la parola. Visco, Bankitalia: Basta rialzo dei tassi

“Non apprezzo le dichiarazioni dei miei colleghi sui rialzi prolungati dei tassi”: lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo saluto alla XIV conferenza Maeci-Banca d’Italia. “Anche se la politica monetaria ha finora avuto successo nello stabilizzare le aspettative, la grave situazione geopolitica rende molto difficile prevedere i futuri andamenti macroeconomici. La politica monetaria dovrà quindi continuare a muoversi con prudenza, facendosi guidare dai dati”, e “senza mettere a rischio la stabilità finanziaria e minimizzando gli effetti negativi sull’ancora fragile ripresa”, ha aggiunto.

La ‘tassa’ energetica va assorbita, come abbiamo più volte sottolineato, non generando vane e dannose rincorse tra prezzi e salari ma accrescendo la capacità di sviluppo dell’economia, e con essa la dinamica dei redditi reali”. Lo ha ribadito il governatore della Banca d’Italia.

“Se invece le richieste retributive, più che mirare in avanti, fossero soprattutto guidate dalla volontà di recuperare nell’immediato le perdite dovute al rincaro dei prodotti energetici e se i profitti delle imprese, dopo il trasferimento sui prezzi finali degli straordinari aumenti del costo dell’energia, non ne riflettessero nei prossimi mesi il drastico recente ridimensionamento, la politica monetaria – ha spiegato – non potrebbe che continuare a contrastare gli effetti di questi comportamenti sul complesso dei prezzi al consumo”. “Come ho di recente più volte ricordato, il perseguimento della stabilità monetaria, responsabilità primaria della banca centrale, è tanto meno oneroso quanto più nella stessa direzione si muovono gli interventi delle politiche di bilancio – ha rilevato Visco – e gli intendimenti delle parti sociali”.

La politica monetaria “dovrà continuare a muoversi con prudenza, facendosi guidare dai dati che via via si renderanno disponibili, in modo da riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio periodo, senza mettere a rischio la stabilità finanziaria e minimizzando gli effetti negativi sull’ancora fragile ripresa”.

“Anche se la politica monetaria ha finora avuto successo nello stabilizzare le aspettative, la grave situazione geopolitica rende molto difficile prevedere i futuri andamenti macroeconomici”. “L’accelerazione della crescita dei prezzi ha imposto, dalla fine del 2021, un deciso cambio di orientamento della politica monetaria della Banca centrale europea”, ha ricordato Visco. “Sarà però necessario – ha avvertito – evitare che lo shock di offerta, che il drammatico conflitto in Ucraina ha reso ben più persistente di quanto inizialmente previsto, dia luogo nel complesso dell’area dell’euro ad aumenti dei costi del lavoro e dei margini di profitto non coerenti con il ritorno in tempi sufficientemente rapidi all’obiettivo di stabilità dei prezzi”.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Una donna sola al comando isola la Lega. E l'autonomia è un flop... Bernardelli: Tempi duri sempre più duri, Matteo...

Articolo successivo

Ennesimo grido d'allarme per la siccità in Padania. Bernardelli: Prima l'acqua! Ma per qualcuno la priorità non era il ponte sullo Stretto?