di MASSIMO VIDORI – Nella sinfonia mediatica neo-europeista diretta sabato pomeriggio da Matteo Salvini a Milano, due note stonate. Una sincopata assenza degli ultra-nazionalisti spagnoli di Vox, tanto desiderati e fortunosamente assenti. E l’altra, la probabile causa del levare iberico: la presenza della destra fiamminga, totalmente indipendentista.
Tanti gli Stati europei presenti con la loro componente sovranista, ma non il Belgio. Era rappresentata solo la parte secessionista: le Fiandre. Il che pone un bel problema a quel signore che ha spazzato via la secessione della Padania e la parola “Nord” dall’orizzonte del suo partito. Un problema che per i super anti-secessionisti della Catalunya di Vox si è risolto con un’emblematica assenza. Amplificata dall’ingombrante presenza fiamminga per il Matteo nazionale davanti alla “creme” dei suoi guerrieri ex-padani!
La domanda sorge spontanea: “hai virato di 180 gradi sugli obiettivi federalisti del tuo partito a favore dell’obsoleto progetto unitario savoiardo ed ospiti chi lotta per staccarsi dalla monarchia belga?”.
Contraddizioni che il main-stream non sottolinea e non considera, ma che torneranno moltiplicate a chiedere il conto per l’Europa che davvero vogliamo: quella dei Popoli!
Massimo Vidori, indipendentista veneto