Federazione Cuochi: Restrizioni locali alla cieca. Siano in base alla capienza, non siamo tutti uguali

“Siamo consapevoli delle gravi criticità che si stanno delineando ma facciamo un appello al Governo affinché fissi le restrizioni in base alla capienza effettiva dei locali e non imponendo un numero massimo che limita indistintamente tutti gli esercizi”. Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, commenta così il Dpcm firmato dal presidente Conte. “Il limite a 30 persone può essere inefficace nel caso di locali molto piccoli e illogico nel caso di locali molto grandi, come, ad esempio, quelli predisposti ad ospitare abitualmente matrimoni o eventi simili. Non tener conto di questo significa condannare “a morte” certa centinaia di imprese del settore. Ricordiamo che, a causa del Covid-19, nei centri storici ha già chiuso un locale su 3 e che la disoccupazione tra i cuochi attualmente si attesta tra il 30 e il 40%. A questo punto – conclude Pozzulo – gli unici che tireranno un sospiro di sollievo saranno i ristoranti e i bar di Latina. Con le nuove misure indicate dal decreto, infatti, il vincolo di massimo 4 persone per tavolo fissato dall’ordinanza Zingaretti risulta superato”.

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