Federalberghi preoccupata, ma per Roma. E il resto d’Italia?

di Cassandra – “Siamo molto preoccupati anche e soprattutto per Roma. La verità è che il 30% degli alberghi della capitale sono già chiusi, questo significa 400 su 1.200, e nei prossimi due mesi ne chiuderanno altri”. Lo spiega, intervistato da ‘Repubblica’, il presidente di FEDERALBERGHI, Bernabò Bocca. “Se, come dicono le previsioni, il 50% degli europei sarà contagiato nei prossimi due mesi, si spiega perché gli imprenditori di Roma sono spaventati. Anche perché se si chiude un albergo il primo che ci rimette è il lavoratore”, continua. Inoltre, ricorda, il governo “nel settore del turismo” non ha ancora introdotto misure per scongiurare i licenziamenti: “Stiamo dibattendo da novembre della cassa integrazione che è scaduta il 31 dicembre scorso. Ad oggi i lavoratori non sono coperti e c’è grande preoccupazione perché la chiusura degli alberghi si accompagna così inevitabilmente ai licenziamenti collettivi. Ed è l’ultima cosa che vorremmo”.

Ma presidente, e Milano, Venezia, Firenze? Le strutture delle località di montagna, le città d’arte? Il resto d’Italia ringrazia.

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