Al Tribunale di Oristano il 10 luglio, si è svolta un’udienza, che doveva essere quella conclusiva, in uno dei tantissimi processi a carico di Doddore Meloni, seppellito domenica sera, 9 luglio.
Ma il funerale non è bastato a mettere la parola fine, e siccome il certificato di morte non era presente nel fascicolo processuale, il giudice dr.ssa Marson ha rinviato tutto al prossimo lunedì. Intanto però il legale di Doddore Meloni, l’avvocato Cristina Puddu, ha anticipato di voler sollevare una questione di costituzionalità in merito alla formula da utilizzare nella sentenza “non doversi procedere perché il reato è estinto per morte del reo”, in quanto in contrasto con la norma costituzionale che afferma il principio di non colpevolezza, fino alla sentenza di condanna.
“Possono apparire questioni di lana caprina, ma le questioni di diritto non lo sono mai, nel modo più assoluto, perché riguardano il rispetto della dignità della persona, quel rispetto che a Doddore è mancato durante i mesi della detenzione e dello sciopero della fame, e che adesso, dopo la sua morte, gli deve essere tributato con ogni mezzo ed in ogni occasione, a maggior ragione dentro i tribunali.Ho promesso a Doddore Meloni di non fermare le nostre battaglie, perciò continuo, oggi e sempre”, ha commentato l’avv. Puddu.