Famiglia Cristiana: M5S? Liceali inconcludenti, aridatece la Casta

di REDAZIONE

“Confusi, complicati, inconcludenti. A quasi un mese dall’insediamento i deputati del Movimento 5 Stelle continuano a far perdere al Paese tempo prezioso”. E’ il duro giudizio del settimanale Famiglia Cristiana, in un editoriale a firma Francesco Anfossi, dal titolo ‘Cinque Stelle, la politica del nulla’, pubblicato sul sito. “Fino a quando- si chiede il settimanale- abuseranno della pazienza del popolo italiano gli allegri deputati e senatori del Movimento 5 Stelle, che a quasi un mese dall’insediamento, dopo aver detto no a quasi ogni proposta politica come una zitella inacidita, continuano a considerare il Parlamento alla stregua di una scuola occupata, mentre fuori la crisi economica imperversa e la gente si suicida esasperata dalla poverta’?”. Per ‘Famiglia cristiana’ siamo di fronte a dei “marziani a Roma” che “erano stati salutati come coloro che dovevano ridare fiducia a una classe politica caduta nel generale discredito, ma invece ci ritroviamo un gruppo di naives inconcludenti”.

Si tratta, insiste ‘Famiglia cristiana’, di “apprendisti stregoni sobillati dalle feroci battute e dalle sparate di un ex comico che continuano a danzare sul nulla, tra una gita fuori porta, una diretta streaming e l’occupazione delle Camere per motivi assolutamente pretestuosi, come le matricole che fanno autogestione per saltare la lezione di matematica con una scusa qualsiasi: l’edilizia scolastica, la pace nel mondo, le copertine dei libretti, l’allungamento del quarto d’ora accademico”. “Questi deputati e senatori della Repubblica Italiana che pretendono di farsi chiamare ‘cittadini’- prosegue l’editoriale-, come se si trovassero nella sala della Pallacorda, e che pensano che per garantire la democrazia bastino la Rete e i social networks, in un momento cosi’ cruciale non hanno trovato di meglio che occupare l’aula, per protesta contro la mancata istituzione delle commissioni permanenti, a dispetto del buon senso e della prassi consolidata, che impone da sempre che prima delle commissioni si debba formare un esecutivo per governare l’Italia, con la definizione di una maggioranza e di un’opposizione”. “La casa brucia e loro si battono per le piante del davanzale e i nanetti del giardino. Ma dov’e’ finito lo spirito di servizio, il senso di responsabilita’ della politica? Paradossalmente, se questa e’ la democrazia 2.0, vien quasi voglia di gridare: aridateci la ‘casta’”, conclude il settimanale dei Paolini.

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