Europeisti contro nazionalisti? Il finto tormentone tra partiti

EUSSR-europa stato

di SERGIO BIANCHINI – Leggendo il dibattito proposto dai media che usano le notizie solo per far circolare i loro schemi mentali incollati gigantescamente come commenti sulle notizie ridotte al minimo, si vede chiaramente che secondo gli intelligentoni la contraddizione sarebbe tra europeismo e nazionalismo. Secondo me non è vero. Non credo ci sia un solo italiano o francese contrario alla libera circolazione in Europa degli EUROPEI.

Tantissimi europei, di sicuro la maggioranza, al contrario, si oppongono alla libera circolazione in Europa degli Africani e degli Asiatici cioè di quelli che europei non sono. E questa sensibilità diffusissima viene spacciata come antieuropea assumendo falsamente la nozione loro di europeismo come un’apertura universale al mondo intero.

Contemporaneamente a questa forzatura pochissimo viene fatto invece per armonizzare davvero i paesi europei sotto tantissimi profili. Ad esempio se si esce dall’Italia già ci sono grossi problemi coi cellulari perchè non esiste un sistema telematico europeo. Ancora non risolto è il problema della lingua base, cosa oggi ancora più difficile ( o facile ?) dopo l’uscita dell’Inghilterra visto che l’inglese è la lingua del mondialismo.

Perfino le unità di misura continuano a vedere affiancati il sistema metrico decimale e quello inglese dei pollici. Se guardiamo poi la viabilità si coglie subito la totale differenza nel regime delle autostrade, dei costi, delle segnalazioni.

Se passiamo all’informazione ci rendiamo conto subito che la nostra conoscenza dei vari paesi europei, delle loro condizioni economiche, giuridiche, sindacali, reddituali è forse persino minore di alcuni decenni fa quando l’Europa era divisa tra paesi capitalisti e paesi comunisti.

Quindi lo scontro vero non è e non deve essere tra europeismo e nazionalismo ma tra europeismo autentico e mondialismo travestito. Quest’ultimo si traveste abilmente da europeista per polemizzare con lo scontento delle nazioni deluse. Ma credo sia evidente a tutti gli europei onesti che nessun europeo si opporrebbe ad un onesto e trasparente lavoro di armonizzazione e di omogeneizzazione dei paesi europei stessi.

Questa omogeneizzazione è invece un gigantesco fattore di ansia per coloro che non voglio un’Europa autonoma, forte ed indipendente, che potrebbe incidere sugli equilibri internazionali fuori dall’unico schema oggi dominante che è quello americano e del dollaro. Speriamo che i nostri politici capiscano e non cadano nella trappola dei finti europeisti (e dei finti nazionalisti, ndr) e meditino seriamente su come si possa omogeneizzare ed armonizzare l’Europa. Nel mio piccolo di esperto della scuola credo che per la scuola italiana ci sarebbero solo vantaggi.

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