Europa dei popoli se i trattati non sono un dogma

europa reguzdi MARIO DI MAIO –  Oggi, indipendentemente dall’esito ultimo delle trattative Brexit, e tra Roma e Bruxelles, è stato compiuto un grosso passo avanti nel ripristino del diritto internazionale in Europa secondo gli insegnamenti del compianto prof. Guarino. Infatti sta per cadere il principio della irreversibilità dei trattati di cui è possibile liberarsi pagando congrui indennizzi o modificarne gli effetti se ritenuto opportuno da successivi e particolari accordi. La circostanza e’ notevole anche perché il principio emerso (anzi “riemerso”) vale anche per la disciplina dell’ euro, a suo tempo spacciato per moneta da cui non è possibile uscire.

Questo principio” nuovo” era in realtà’ stato “inaugurato” dai governi precedenti quello pentaleghista ma non ufficialmente perché Renzi e compagnia sinistra avevano sempre negato scambi di deficit contro migranti. Ma poi la ex ministra Fedeli lo ha confermato.
E questo ricupero di sovranità, inoltre lascia ben sperare in una meno ipotetica e lontana costruzione dell’ Europa dei popoli in sostituzione di quella delle banche fino a pochissimo tempo fa sogno utopistico di un manipolo di “illusi”, oggi aspirazione condivisa da moltissime comunità a partire dall’intero blocco degli ex Paesi dell’ Est.e da moltissime ” piccole patrie” che attualmente non hanno voce in capitolo.
D’altra parte le uniche nazioni veramente interessate all’ intangibilità dell’attuale U.E. sembra siano rimaste la Francia e la Germania dove Macron e Merkel sono a fine carriera.
Ne’ era pensabile che Bruxelles mal trattasse troppo 2 pezzi da “90” come la Gran Bretagna o la malridotta Italia Ad majora!
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