Eurispes, animali sempre più di famiglia

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RAPPORTO EURISPES 2019, LAV: UN PAESE SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLE E SENSIBILE VERSO GLI ANIMALI.

A DISPETTO DELLA CRISI, NELLE CASE DEGLI ITALIANI GLI ANIMALI SONO #DIFAMIGLIA. AUMENTANO COLORO CHE VIVONO CON UN ANIMALE (+1,1%), E QUELLI (+1%) CHE ACCOLGONO PIÙ DI UN PET. CRESCE LA SPESA PER GLI ANIMALI DOMESTICI, MA GLI ITALIANI DICONO: NON SONO UN PESO (79,5%), SONOI I NOSTRI MIGLIORI AMICI (60%) QUASI DEI FIGLI (32%)!

I VEGANI RADDOPPIANO (1,9%) E INSIEME AI VEGETARIANI MANTENGONO STABILE LA PERCENTUALE DI CHI SI ORIENTA VERSO UN’ALIMENTAZIONE SEMPRE PIÙ “VERDE”. SCELTA MATURA, DETTATA DAI BENEFICI PER LA SALUTE (30%), MA ANCHE UN VERO “STILE DI VITA” (25%)

 

Il nostro Paese è sempre più solidale con gli animali, lo testimonia il nuovo Rapporto Italia (2019) di Eurispes, presentato oggi a Roma: a dispetto della crisi economica, in fatto di rapporto con gli animali familiari e di alimentazione, gli italiani si mantengono saldamente ancorati a scelte consolidate, frutto di crescente sensibilità e attenzione.

 

Il Rapporto fotografa un’Italia che ama e difende gli animali, oltre le difficoltà dettate dal contesto e dalla crisi economica. Secondo i dati presentati oggi, un terzo delle famiglie italiane vive con animale (+1,1%) cresce il numero di quelle che ne accoglie due, tre o più animali (rispettivamente 8,1%, 4,7 e 3,8%), soprattutto cani (40,6%) o gatti (30,3%). Ma la vera sorpresa è l’aumento della spesa media dedicata al mantenimento e alla cura dei pet: rispetto al 2017 raddoppia la percentuale (33,2%) di chi investe tra 51 e 100 euro al mese e aumenta anche chi spende tra 101 e 200 euro (14,15%). Un onere affrontato con convinzione e “a cuor leggero” perché – dicono gli Italiani – gli animali sono membri effettivi della famiglia (per il 76,8%), i migliori amici (60%) per alcuni veri e propri “figli non umani” (32,9%). Per questo, sono disposti ad affrontare anche spese importanti e alcune difficoltà, nei luoghi pubblici o in vacanza (il 40% ha riscontrato difficoltà nell’interfacciarsi con strutture ricettive), ma nonostante questo in molti non se ne separano neanche durante le ferie (37,1%).

“Nonostante il grande amore degli Italiani per gli animali, che li porta ad affrontare con convinzione impegni anche importanti, prendersi cura di loro non deve essere considerato un lusso. – dichiara la LAV – Di diverso avviso è però il nostro Fisco: su cure veterinarie e cibo per animali si applica l’IVA del 22%, la stessa di Champagne e automobili. Un’aliquota destinata ad aumentare di tre punti percentuali nel 2021. Se non bastasse, le spese che le famiglie italiane devono sostenere per farmaci e cure veterinarie sono detraibili in minima parte, mentre i farmaci veterinari sono in media tre volte più costosi degli omologhi per uso umano. Per questo, individuando chiaramente una necessità che investe un terzo delle famiglie italiane, abbiamo lanciato la nostrapetizione (https://www.lav.it/petizioni/ipiutassati) #IPIUTASSATI, per un fisco più equo verso chi si prende cura dei quattro zampe: invitiamo tutti a firmarla per ottenere un fisco equo con gli animali e le loro famiglie”.

Non c’è solo la presenza dei pet nelle famiglie a indicare una spiccata attenzione verso gli animali, anche le scelte alimentari riflettono questo tipo di sensibilità, coniugata a una crescente consapevolezza su aspetti legati a salute e ambiente. Il Rapporto Italia 2019, fotografa l’ormai crescente presenza nella nostra società di coloro che scelgono di vivere vegan. Dai nuovi dati presentati oggi emerge come la scelta vegan sia una scelta forte, un cambiamento di stile di vita che affonda le radici in una convinzione individuale sempre più solida e matura. L’aumento (+1%), più di un raddoppio dei vegani, dallo 0,9% del 2018 all’1,9% del 2019, è una conferma del trend. La lettura complessiva, se si tiene conto anche dei vegetariani – il cui numero registra alcune oscillazioni negli anni – è quella di una percentuale stabile (7,3%) di chi si è orientato verso un’alimentazione “verde” e dalla parte degli animali (30,1 % per motivi di salute, 24,1% per filosofia di vita, 19,3% per rispetto degli animali), negli gli ultimi 6 anni.

“In tema di scelte alimentari il Rapporto Eurispes rivela un dato importante, ma non è una sorpresa: pur non potendo entrare nello specifico delle motivazioni individuali, i segnali sono evidenti, e mostrano un trend ormai consolidato verso scelte alimentari che tengono in sempre maggiore considerazione le opzioni vegetali sulla base di motivazioni salutistiche ed etiche, ancora marginale invece la motivazione a tutela dell’ambiente, seppure commenta la LAV – l’incidenza dell’economia della carne sull’ambiente è conclamata. A parlare chiaro è l’aumentata offerta di prodotti vegani nella grande distribuzione, di opzioni vegan nelle mense, di ristoranti vegetariani e vegani, segno di un’accresciuta domanda, che è anche un’opportunità di sviluppo per le imprese”.

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