rassegna stampa
Dal Corriere della Sera, anno 2017….
Anche per le pensioni, in Italia, c’è un Nord e un Sud. Nelle Regioni settentrionali i contributi versati all’Inps sono più alti e ci sono meno assegni di invalidità. Nel Mezzogiorno i contributi versati sono più bassi mentre le pensioni di invalidità sono più frequenti. A certificarlo è il sesto rapporto del Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali.
Al Sud il doppio del Nord
Per tenere in equilibrio i conti fra contributi versati e assegni da pagare, si finisce per pescare dalle casse pubbliche. Per questo, ogni anno, lo Stato trasferisce in media a ogni abitante del Sud 1.000 euro l’anno, contro i 474 al Nord e i 658 al Centro. Questo perché quasi due terzi dei 134,8 miliardi di euro che ogni l’anno Inps incassa dai contributi vengono dal Nord e «coprono» le pensioni da pagare in misura maggiore rispetto a quanto avviene nel resto del Paese.
Le pensioni di invalidità
Oltre la metà delle prestazioni di invalidità civile (pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento) ha come destinazione il Sud, mentre il Nord si ferma al di sotto del 30%. Visto da un’altra angolazione: al Nord c’è una prestazione di invalidità ogni 100 abitanti, al Centro si sale a una ogni 69,7 abitanti, al Sud si schizza a una ogni 43.