di Roberto Bernardelli – Resto stupefatto. Perché ad ogni elezione che arriva, la priorità in Italia è cambiare la legge elettorale. Non ridurre la tasse, o rendere meno pesante il costo del lavoro, o investire in infrastrutture. No. Niente da fare, c’è la legge elettorale.
Sentite il segretari del Od, Nicola Zingaretti. “Le preoccupazioni espresse da molte personalità, in ultimo da Bartolomeo Sorge, sul pericolo di votare a favore del referendum sul taglio ai parlamentari senza una nuova legge elettorale, sono fondate e sono anche le nostre. Per questo il Partito Democratico un anno fa ha fatto inserire questo punto nel programma di Governo. Per questo, e non per perdere tempo, spesso in solitudine nelle ultime settimane abbiamo riproposto questo tema da inserire nell’agenda parlamentare. Su questa posizione, in questi giorni, ci sono stati pronunciamenti importanti da parte del Movimento 5 stelle, da ultimo con il Ministro Di Maio. Pronunciamenti che vanno tutti nel senso della volontà di rispettare gli accordi. Rinnovo dunque l’appello alla collaborazione, a tutti gli alleati e a fare di tutto affinché, a partire dal testo condiviso dalla maggioranza, si arrivi entro il 20 settembre a un pronunciamento di almeno un ramo del Parlamento”. Lo scrive in una nota il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
Non si preoccupa il partito di maggioranza dentro il governo alla crisi epocale del Paese, alla perdita di posti di lavoro, alla chiusura senza precedenti di aziende e attività commerciali. Prima la legge elettorale. Perché questo paese è immodificabile. E lo stato d’emergenza lo dovremmo chiedere noi per difenderci dai partiti che sguazzano nel perenne ricircolo del loro potere.
ONOREVOLE ROBERTO BERNARDELLI – PRESIDENTE GRANDE NORD