di ROBERTO BERNARDELLI – Avevano fatto un appello, i parlamentari leghisti: acquistate titoli di Stato. Sono lontani ormai i vagiti di Ponbtida quando si invitata invece a non acquistarne più e, semmai, a comperare i Buoni del Sindaco. Ricordi vaghi? Mica tanto… Il punto è che adesso l’Italia non piace agli investitori.
Il trend da maggio resta preoccupante. Il Sole24Ore ci ricorda che “dal mese in cui sono iniziate a farsi sentire le tensioni sullo spread, per via delle incognite sull’agenda del nuovo esecutivo sovranista, gli investitori esteri hanno ridotto la loro esposizione sull’Italia per 68 miliardi di euro. Simili deflussi di capitale si erano visti solo nel corso della crisi dello spread del 2011-2012. Ad aprile gli investitori esteri risultavano titolari del 33,3% del nostro debito (31,2% tenendo conto solo dei titoli). Oggi questa percentuale è scesa al 30,3% (28,2% tenendo conto solo dei titoli). Compensare questo deflusso di capitali dall’estero è vitale per arginare le tensioni sullo spread e contenere la spesa per interessi”.
Ma il problema per il governo è litigare sui termovalorizzatori, e bloccare gli immigrati. Fatto quello, risolto tutto. Si vede.