Non e’ questo il tempo della flat tax o di quota 100. Dobbiamo guardare piuttosto alla cura dei piu’ fragili o su l’Opzione donna ad esempio, che scadrà a fine anno. Lo ha affermato ieri il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, intervenendo all’assemblea degli industriali a Torino. “Ci vuole un tetto ai consumi a prezzo calmierato, una misura a tempo che ci potrebbe costare 20 miliardi in piu’. Ma come facciamo? Dobbiamo spiegare all’Europa che questa e’ una misura necessaria per impedire che il nostro paese abbia conseguenze pesanti e asimmetriche a carico di famiglie e imprese”, ha concluso Bonomi.
Ma sta di fatto che questa è l’ennesima e non ultima stoccata alle promesse elettorali della Salvini Premier. Nei giorni scorsi era stato avanzato il paletto sulla flat tax, ancora, e sui prepensionamenti.
Nessuna replica da Bellerio. E men he meno un richiamo in tempi come questi, a richiedere come risorse il residuo fiscale del Nord. D’altra parte l’autonomia viene sempre dopo. Tanto che la Salvini Premier si butta sul sociale, chiedendo il ministero per la Famiglia. Per carità, dicastero importante, ma ma senza risorse non si aiuta nessuno. E la differenza non lo faranno i parlamentari eletti in Calabria e il ponte sullo Stretto. La Lega Sud ha perso, ma la Salvini Premier fa finta di non capire.