Era il 2016, arrivava a Roma il presidente iraniano Hassan Rohani. E qualcuno pensò bene di coprire le statue nude per non urtare la sensibilità dell’ospite. Già allora era ministro per i beni culturali, Dario Franceschini. A quel tempo dichiarò: “E’ stata una “scelta incomprensibile. Penso che ci sarebbero stati facilmente altri modi per non andare contro alla sensibilità di un ospite straniero così importante senza questa incomprensibile scelta di coprire le statue. Non era informato – ha proseguito Franceschini – né il presidente del Consiglio (Renzi, ndr) né il sottoscritto di quella scelta di coprire le statue”.
Oggi la storia si ripete. La copia “maestosa” del DAVID di Michelangelo è la “star” del padiglione Italia all’Expo di Dubai. Lo scrive il quotidiano emiratino “The National”, che parla di visitatori in fila per vedere la statua, mentre fanno video e foto al volto della statua che riproduce il capolavoro del Rinascimento. Il DAVID, sottolinea il giornale, “è la star del cosiddetto Teatro della Memoria”, cuore del padiglione Italia. Ma le sue nudità sono state coperte…
“Il David è un’opera d’arte e non deve essere censurata. E’ un’immagine dell’Italia. A Dubai hanno usato un escamotage, una forma di prudenza per venire incontro alla sensibilità di un continente che ha altri principi religiosi”. E’ quanto ha dichiarato all’Adnkronos il critico d’arte Achille Bonito Oliva commentando la scelta di esporre il grande capolavoro di Michelangelo all’Expo di Dubai in parte ‘censurato’ in alcune parti del corpo.
Di diverso parere come innaginabile Vittorio Sgarbi. Che ha pensantemente criticato la scelta di assecondare la cultura di Dubai a scapito della storia dell’Occidente. “Si tratta di un tema biblico: è un tema biblico, non è un tema pagano. Pertanto, ‘cancellare’ una parte del David di Michelangelo al Padiglione Italia dell’Expo di Dubai è proprio piegare la testa alla religione e alla loro cultura”. “Grottesco e ridicolo -aggiunge Sgarbi- Questo è un tema vero su cui pronunciarsi. Non certo quello della Spigolatrice di Sapri, che è una donna e fa parte della scultura italiana, in cui ci sono i nudi, c’è Canova, c’è Botticelli, e non c’è nulla da dire”.
La solita storia…