Dolce e Gabbana, due mandarini andati a male?

dolce-e-gabbana-cina-spot-sessismo-razzismo-3-589x391di SERGIO BIANCHINI – Con stupore e rammarico dei “democratici” nostrani la Cina ha rigettato lo stile dei due venerati santoni dello stilismo occidentale Dolce e Gabbana.

Si ammette in occidente, lo ha detto Armani, che la moda debba essere seduttiva, non troppo, per non creare il rigetto. Essendo garbati dicono per “non cadere nella volgarità”.

 

Sta di fatto che la presa sui comportamenti di massa dell’antica forca “panem et circenses” si ripete oggi in occidente con due nuovi ingredienti: sesso e pensioni.

E mentre le masse si adagiano, ma adesso le cose sembrano cambiare, nei due nuovi godimenti a buon mercato, l’impero continua a cercare il totale dominio del mondo.

La resistenza però cresce continuamente sia nei paesi di cultura islamica sia nell’asia non solo cinese ma anche indiana.

 

Il ministro degli esteri cinese a cui i giornalisti chiedevano cosa pensasse sullo spot sessualmente allusivo di Dolce e Gabbana ha risposto: andate a vedere come si pone la gente comune difronte a questa cosa”.

Che imperdonabile populista penseranno i nostri intelligentini, rispetta la gente comune, anzi la asseconda. Comportamenti da regime dittatoriale, e comunista per di più.

Ma difronte al boicottaggio generalizzato dei loro prodotti compiuto rapidissimamente dai cinesi a tutti i livelli, Dolce e Gabbana hanno dovuto sospendere la sfilata programmata di Shangai e sono arrivati fino a chiedere scusa e proclamare un “grande amore” per la cultura cinese che il loro spot invece cercava di “sedurre”.

Hanno dichiarato pubblicamente con un video in cui compaiono con facce meste: «Facciamo le nostre più sincere scuse al popolo cinese nel mondo intero», afferma Gabbana. «Speriamo che il nostro fraintendimento della cultura cinese possa essere perdonato». «Siamo sempre andati pazzi per la Cina, l’abbiamo visitata molto. Siamo stati in molte città. Amiamo la vostra cultura», afferma Domenico Dolce. Il video si conclude con i due che pronunciano la parola «Scusa» in cinese mandarino.

 

Quando da noi si troverà la forza di contrastare e magari eliminare il liberalismo doveroso?

 

 

 

 

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