di CASSANDRA – Una cara amica mi raccontava che sulla pagine delle lettere di un quotidiano locale, veniva pubblicata la missiva di un cittadino che, dopo il comizio in città di un importante leader politico, ricordava il proverbio che dice di non fidarsi del culo dei muli, dei denti del cane e di chi tiene il rosario tra le mani. Oh bella!
Andando a cercare il significato di questa struttura popolare ricorrente, ho scoperto che il succedersi di tre elementi è in crescendo.
La prima cosa, il culo del mulo, è sì pericoloso però quasi prevedibile. Può scalciare. I denti del cane sono un preavviso, il cane anticipa un possibile atto di aggressione, mostrando i denti come segno di minaccia. Però ci avverte. Sempre.
Infine, il rosario tra le mani…. In un crescendo che solletica la nostra curiosità, appare questa immagine apparentemente slegata dalle due precedenti. L’attenzione sale…. ed ecco il terzo elemento che spariglia! Si sgancia apparentemente dal resto. Ma esplode con un elemento di grande valore simbolico, il rosario. Che stona è chi lo tiene e lo esibisce troppo tra le mani.
Qui il male non è più fisico, un calcio di mulo, un morso di cane. E’ un male annunciato di altra natura. L’ipocrisia fa più danni, la falsità e le promesse in nome di Dio…. che spacciano per divino l’intento umano, sono pericolose. Il danno è assicurato.
Dagli animali non arriva il male, dall’uomo, sempre. Fate un po’ voi…